Intervista: Pambianchi e la rinascita dell’Eurodance made in Italy

Dalla scatola del panorama musicale indipendente oggi tiriamo fuori e scopriamo… anzi, a dirla bene scopriamo artisticamente Pambianchi e riscopriamo il sound eurodance con grande piacere.

La sua biografia ci dice che è un tipo “cresciuto a colpi di MTV, Top Of The Pops e Festivalbar, non poteva che sviluppare un amore incondizionato per il panorama culturale pop/dance ballando e cantando inconsapevolmente davanti ai videoclip di Madonna, Kylie Minogue, Paola & Chiara e Gabry Ponte, influenze che segneranno in maniera indelebile i suoi futuri progetti.

Dopo alcuni anni passati a studiare diversi stili di ballo, nasce l’interesse per il canto dall’ascolto delle voci delle più grandi dive del tempo, come Céline Dion e Mariah Carey, grazie ai tanti CD e compilation che il padre appassionato di musica portava a casa.”

Insomma: non poteva che fare eurodance!

Vi diciamo di più: oltre al sound che tanto ha fatto ballare l’Italia ed il mondo, vuole farne un mezzo di comunicazione per portare al pubblico messaggi e tematiche importanti (a differenza dello stereotipo del testo dance medio), così come fa già dal suo primo singolo Sorgente, di cui vi abbiamo già ampiamente parlato qui sul sito.

Fatte le dovute premesse, siamo pronti per intervistare Pambianchi e far luce su questo nuovo progetto della “scatola musicale” italiana.

Benvenuto su Fuori la scatola, caro il nostro Pambianchi. Sappi che anche le nostre interviste sono “fuori la scatola”, per cui facciamo un gioco: raccontate ai nostri lettori e lettrici la tua storia in breve… ma fallo come se dovessi spiegarlo a dei bambini di 5 anni. 

C’era una volta un bimbo con la musica nella testa. La musica era sempre con lui ovunque andasse e non lo lasciava mai. Ascoltava tante canzoni che rimanevano dentro la sua testa per tutto il giorno, anche quando andava a dormire. Amava ballare e cantare continuamente.

Il bimbo voleva imparare a cantare bene, così andò da una maestra che gli insegnò come fare. Passarono tanti anni e il bimbo diventò un ragazzo.

Il ragazzo registrava video in cui cantava in modo che tutti potessero ascoltarlo. Purtroppo c’erano tante persone che, proprio come lui, registravano video in cui cantavano ed erano davvero bravissimi! 

Il ragazzo con la musica nella testa non sapeva proprio come fare. Per diventare famoso, un cantante ha bisogno di una persona che scriva delle canzoni per lui, ma il ragazzo non aveva nessuno e per questo era molto triste. Anche la musica se n’era andata.

Rimaneva un’unica soluzione: scrivere le canzoni da solo! Come avrebbe fatto però? Non sapeva di cosa parlare. Poi pensò che la sua vita, in fondo, era come un grande libro di storie. Decise che avrebbe raccontato a tutti quelle storie perché sapeva che le sue canzoni avrebbero reso le persone felici.

Si accorse che amava scrivere tanto quanto cantare. La musica piano piano tornava e le parole scorrevano chiare, limpide e trasparenti, come l’acqua.

Alla fine il ragazzo riuscì a realizzare il suo piccolo sogno e a far ascoltare a tutti una delle sue storie. Continuerà a scriverne di nuove per far sì che la musica nella sua testa non smetta mai di suonare.

Ora puoi tornare a parlare “da adulto”: qual è il significato del vostro ultimo singolo “Sorgente”? Riassumilo in 3 aggettivi ed argomenta le scelte.

“Sorgente”, appunto: il nome della canzone ha un doppio significato ed è sia sostantivo che aggettivo. Sorgente è il luogo dove un corso d’acqua ha origine, ma è anche l’inizio del mio progetto e di tutto quello che sono e che sarò. Contiene già gli elementi fondamentali che esplorerò con la mia musica futura.

“Controcorrente”, perché nasce unicamente dall’amore, è ribelle, si mette contro tutto e tutti. Un baritono che scrive e canta canzoni eurodance in italiano, una voce pulita su un sound che fonde la dance con l’etnico, associato a testi seri e ragionati… è come dichiarare guerra aperta all’intero panorama musicale attuale, scardinando ogni pregiudizio.

“Trasparente”, perché parla all’ascoltatore in modo sincero, onesto e diretto. Non ci sono giri di parole o concetti complessi, tutto viene comunicato in maniera semplice affinché chiunque possa comprenderlo. Per questo le emozioni sgorgano dalla canzone, lasciando fluire la tristezza, la determinazione, la speranza e soprattutto l’amore.

Sappiamo che anche il videoclip ha un ruolo fondamentale a livello di significato: raccontacelo!

Il videoclip mi è stato utile a recuperare un tema scartato dalla versione finale della canzone, ovvero la fine di una relazione d’amore. È l’evento scatenante alla base del progetto. La canzone doveva essere universale e permettere a tutti di immedesimarsi, ma il video mi ha consentito di raccontare la mia storia personale. Con un tributo al film “The Fountain – L’albero della vita” (Aronofsky, 2006) sono così diventato un astronauta in viaggio verso la stella di Xibalba (l’aldilà dei Maya) nel tentativo di recuperare un rapporto ormai morto, simboleggiato dall’albero che viaggia con me. Avviene una lotta tra l’oscurità che cerca di avvolgermi e la mia volontà, che tenta di riaccendere in me la luce dell’amore. In conclusione arriva l’accettazione: comprendo che la relazione terminata altro non era che un atto di creazione, un evento negativo è diventato la via dello stupore. Solo allora l’albero della vita torna a splendere rigoglioso.

Fuori la scatola… e fuori gli spoiler! Sorgente è il singolo d’esordio e poi? Disco? Concerti? Cosa ci attende e dove possiamo continuare a seguirti?

Non voglio ancora svelare troppo, ma posso dire che Sorgente è solo l’inizio di un lungo corso d’acqua. Diciamo che sarà quasi un disco. Il prossimo singolo arriverà in autunno e non vedo l’ora di farvelo ascoltare. Ancora nessun concerto, ma facendomi conoscere spero di trovare una realtà a cui fare affidamento, in grado di appoggiarmi per quanto riguarda distribuzione e promozione della mia musica. Per non perdervi le novità potete seguirmi sui miei canali principali:

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