Intervista: Dominic ci racconta la sua Tempesta.

Oggi intervistiamo “Dominic” artista di Lucca classe 1991. Da sempre amante della musica e della scrittura, da Novembre è disponibile il suo primo Album “Tempesta” sia in formato digitale che fisico.

Ciao Dominic e Benvenuto. Nonostante tu abbia sempre avuto l’amore per la musica e la scrittura, ciò è rimasto inespresso fino ai tuoi 25 anni quando hai iniziato a studiare canto e composizione. C’è stato un evento in particolare che ti ha portato finalmente su questa?

Ciao a voi e grazie di questo spazio. Beh ogni volta che assistevo ad un concerto si riaccendeva in me quella fiamma, ma non riuscivo mai a trovare il canale per intraprendere il percorso giusto. Poi una sera ho assistito ad un concerto di una cantautrice che è successivamente diventata la miainsegnante di canto, la quale mi ha spronato a dar vita alle canzoni che avevo chiuse nel cassetto.

Parliamo di quello che finora è il tuo primo album, ovvero “Tempesta”. Quanti mesi di lavoro ci sono stati dietro questa produzione? Hai un ricordo in particolare di questo periodo?

Ci sono voluti ben due anni di lavoro, perché se da una parte ho avuto fin dall’inizio un’idea molto chiara del sound che volevo, dall’altra ho comunque voluto esplorare e sperimentare nuove sonorità, arrangiamenti e strumentazioni che potessero sostenere maggiormente il messaggio del disco e ben definire la mia identità artistica. Il ricordo più particolare e curioso è il fatto che nelle fasi cruciali della produzione guarda caso, venivamo colti da vere e proprie tempeste di pioggia e fulmini molto violente. Diverse volte in studio abbiamo dovuto interrompere le attività a causa delle condizioni climatiche.

11 Brani, divisi tra italiano ed inglese. In quale delle due scritture ti ritrovi maggiormente?

Onestamente mi ritrovo maggiormente nella scrittura in inglese, sono cresciuto ascoltando musica internazionale ed oltre ad assorbirne il sound ne ho tratto anche l’abitudine a pensare (e di conseguenza a scrivere) in inglese. L’italiano è comunque la mia madrelingua, dunque non la escludo a priori dalle mie canzoni, ma il mio primo impulso è quasi sempre in lingua inglese.

Parliamo ora del singolo che da il titolo all’album, “Tempesta” appunto,  che è anche all’interno della nostra playlist. Ha un climax che ci è piaciuto molto. Parlaci di questo brano, come è nato?

Sono felice che abbiate avvertito il climax, perché é proprio ciò che volevo trasmettere con l’arrangiamento del pezzo: non so se riguarda solo me, ma gli istanti che precedono una tempesta hanno un qualcosa di particolare, c’è un clima di apparente quiete ed è come se l’aria si ovattasse e improvvisamente tutto cambia e arriva la tempesta! Riguardo alla nascita del brano, l’ispirazione è arrivata in una serata tempestosa appunto, mi trovavo davanti la finestra a contemplare il maltempo (cosa che faccio spesso) e ho pensato quanto fosse emblematico lo starsene molti minuti in attesa di carpire la luce di un fulmine che se avessi sbattuto le palpebre nel momento sbagliato mi sarei perso e che se anche l’avessi visto, sarebbe stato solo per un fugace istante. E queste sono quasi le esatte parole del bridge del brano.

Anche se l’attuale situazione Covid lo impedisce, hai futuri progetti per quanto riguarda qualcosa dal vivo?

Assolutamente sì, per esempio sto organizzando una serata di presentazione del disco da fare appena sarà nuovamente possibile suonare dal vivo. Sto anche studiando meticolosamente una scaletta e tutti i dettagli scenografici da mettere su: avendo un passato da ballerino e coreografo la mia idea di evento dal vivo è più simile ad un “live show” piuttosto che ad un concerto musicale “tradizionale”.

Progetti futuri invece riguardo nuove produzioni? Stai già lavorando o pensando a qualcos’altro?

Un cantautore non smette mai di scrivere e un aspirante artista (soprattutto agli esordi) non smette mai di elaborare nuove idee e progetti – ho scritto molti brani durante il lockdown, potrei praticamente avere il secondo disco pronto!

Come in tutte le nostre interviste l’ultimo spazio lo lasciamo a te. Puoi lanciare il tuo messaggio o rispondere a quella domanda che avresti voluto e non ti abbiamo fatto. Vai Dominic!

Vorrei rivolgermi a tutti i lettori ed anche ai colleghi musicisti: sosteniamo la musica emergente (quella che ci piace, ovviamente). Ci tengo a dirlo perché in questo percorso sto scoprendo veramente un sacco di bella musica: innovativa, diversa, stimolante. E il pensiero che questa musica non possa emergere come dovrebbe solo perché non trova il sostegno dell’industria musicale e dei mass media, mi fa sentire responsabile dell’andamento culturale del nostro Paese. Noi tutti ne siamo responsabili. Prima ancora di essere artisti dovremmo essere ascoltatori e sostenitori.

Grazie a Dominic, e mi raccomando, seguitelo, sostenetelo ed ascoltate i suoi lavori. Noi ve lo consigliamo!

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Dominic/dp/B08LMW3CL1/ (Amazon); https://www.amazon.com/dp/B08NYMJF33/ (Amazon fisico)

• Album: https://itunes.apple.com/it/album/tempesta/1536825179?&app=itunes (iTunes) https://www.amazon.it/Tempesta-