Esdra rinasce con “Finalmente è finita”: ecco l’intervista

Benvenuta su Fuori La Scatola ad Esdra! È uscito da pochissimo il tuo ultimo singolo “Finalmente è finita”. La canzone dal titolo può dare diverse chiavi di lettura a chi non l ha ancora ascoltata. Noi lo abbiamo fatto e ci è piaciuta la sensazione che c’hai emanato  con la tua interpretazione e vocalità. Racconta invece a chi ancora non l’ha fatto, quale messaggio vuoi comunicare con questo pezzo?

Ciao! Sono felice che vi sia piaciuto!

In realtà mi piace l’idea che ogni canzone venga interpretata a modo proprio da ognuno, quindi non voglio dare nessuna chiave di lettura, se non: la musica come terapia.

Ti ricordi quando è nato il brano?

Il brano è nato tra Aprile e Maggio 2020, non ricordo la data ma ricordo di aver impiegato circa 3 giorni per scriverlo. È stato come un flusso di liquame di cui avevo bisogno di liberarmi.

C’è una frase della canzone in cui ti identifichi maggiormente o che credi sia la frase più importante del pezzo?

Sono molto legata alla frase che apre la canzone, la primissima.

Tendenzialmente sono una persona molto allegra e impegnata, non tutti conoscono quel lato di me che invece è disfattista, cinico, insicuro e ansiogeno.

È liberatorio poter mettere nero su bianco una frase come “Ti senti mai un fallimento?”. Un’altra è “Io qui a casa sto bene, anche se mi sento più un animale”.

Parliamo un po’ di te. Quali sono stati i tuoi primi approcci alla musica (magari da bambina) e quando hai capito che quella era la tua strada? Ci sono stati momenti in cui avresti voluto mollare?

Ho iniziato a studiare pianoforte a 10 anni, anche se l’idea non mi entusiasmava. In realtà avrei tanto voluto studiare spagnolo. Poi con gli anni mi sono appassionata, ma come tutti gli amori ci sono stati dei momenti critici in cui ho pensato che la musica non facesse per me. In qualche modo era vero, perchè era lo studio della musica classica che non mi faceva sentire libera di sperimentare ed esprimermi.

Con le cover di canzoni indie postate su youtube a 16 anni ho riscoperto la gioia del far musica, il resto è venuto da sè poco a poco.

Sappiamo che hai da poco concluso le fasi finali di Musica contro le Mafie e che ad inizio 2023 calcherai un altro palcoscenico molto importante. Ti va di raccontarlo ai nostri lettori?

A Febbraio 2023 io e gli altri finalisti del concorso ci esibiremo a Casa Sanremo. Siamo tutti molto emozionati soprattutto perché ci rivedremo e staremo insieme per una settimana. Music For Change mi ha regalato non solo l’opportunità di vincere un premio fantastico e vivere un’esperienza bellissima a fianco di grandi professionisti, ma mi ha regalato una nuova famiglia che amo.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Bellissima idea.

Forse una domanda interessante potrebbe essere: come stai vivendo la prima uscita autogestita?

L’anno scorso ho deciso di interrompere la collaborazione con un’etichetta palermitana e ho deciso di produrre Finalmente è finita con un duo indipendente di produttori palermitani quali sono Antonio Caruso e Andrea Tascone. Inoltre il mio manager Simone Furlani ha seguito e spronato tutto il progetto. Le foto le ho fatte con due mie carissime amiche e la grafica l’ho curata da sola. È stata dura, molto stressante in certi momenti, ma ne è valsa la pena perchè tutto questo mi sta regalando un gran senso di libertà.

A chi ha paura di iniziare un percorso in autonomia dico: buttati, provaci. Imparerai facendo e sarà difficile

ma bello.

Grazie!

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