Recensione: Maps, primo singolo di Francesco Kairos. L’inizio di un grande progetto

Francesco Kairos, autore di successo per nomi del calibro di Annalisa, Arisa, Ludwig e Anna Tatangelo, presenta al pubblico il suo primo singolo, Maps, brano che rappresenta un passo verso la maturità per l’artista romano.

Maps è il confine tra la vecchia vita di Kairòs e la sua nuova attitudine, caratterizzata dalla voglia di andare in profondità e di non accontentarsi. Il brano è il risultato della fusione tra il background rap dell’artista, la metodica autoriale pop e la passione per l’R&B, molto accattivante e coinvolgente; la voce propone una timbrica pulita che si fa riconoscere alla distanza e che si muove ottimamente sul tempo.


La canzone, con una cover curata da Simone Biavati (Mecna, Marracash), è un inno al cambiamento in positivo, alla capacità di guardare alle proprie origini per comprendere cosa il dolore possa insegnarci e verso quali domani possa condurci. Il testo è ovviamente potente, con versi come “Di ciò che ho fatto non mi pento / Ma non lo rifarei adesso”, che rappresentano il mantra di Kairòs, con una produzione musicale è di alta qualità che e si adatta perfettamente al testo, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
Analizzando nel dettaglio le liriche, il protagonista cerca di trovare la propria strada seguendo le indicazioni di Maps. Tuttavia, si rende conto che a volte è meglio non seguire un percorso prestabilito e che bisogna avere il coraggio di andare controcorrente.
La seconda parte parla vizi e degli errori che abbiamo commesso nel passato, e di come questi ci abbiano portato a diventare la persona che siamo oggi.

Maps rappresenta il primo tassello di un progetto che, secondo le previsioni farà parlare molto di sé. L’artista romano dimostra di avere una forte personalità artistica e di saper cogliere le tendenze del momento, mescolandole al suo stile
Maps è quindi un’esperienza musicale che vale la pena ascoltare, con un testo potente e una produzione di alto livello, consigliamo vivamente di ascoltare Maps e di tenere d’occhio il progetto dell’artista romano

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