Intervista a LALA: “INCHIOSTRO” è una macchia di bellezza nella musica italiana

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “INCHIOSTRO” di LALA, abbiamo intervistato l’artista per indagare nella sua introspezione. Il brano, infatti, è il più scuro e psicologico di LALA: parla di depressione e lo fa con un dolcissimo fare chill e r&b.

Ciao LALA. Dici che “l’inchiostro ti ha salvato”, come l’ha fatto esattamente?

L’inchiostro ha avuto sempre una valenza importante. L’inchiostro è istinto, è libertà, è espressione delle nostre emozioni e il nostro reale modo di essere. Ha creato un contatto con me stesso che ha permesso di tirarmi su dopo un periodo di forte depressione.

All’interno del tuo nuovo brano “INCHIOSTRO”, parli di depressione. Parlare di un tema così importante ti fa onore: cosa ti ha spinto a farlo?

Mi ha spinto farlo perché è stata proprio questa canzone a curarmi e a liberarmi da quel momento difficile. Ha creato una sorta di pavimento da cui sono riuscito a darmi la spinta verso l’alto e riniziare a vivere. 

La tua musica si avvicina molto al chill pop: da dove arrivano queste influenze?

Arrivano dal mio carattere per di più, da come vivo la natura e  poi sicuramente dall’incondizionato amore artistico che provo per Mac Miller e Bon Iver. 

STROBO, MONOSILLABI e INCHIOSTRO sono tre brani figli di un progetto ben preciso. Tra di loro c’è una bella coerenza introspettiva: quanto è importante la riflessione psicologica all’interno della tua musica?

E’ sicuramente importante in questo periodo della mia vita ne ho sentito la necessità per sporgliarmi di tutte le problematiche vissute fino ad ora. 

All’interno del brano fai una critica anche sociale, ovvero verso “uno scoraggiamento di una generazione nei confronti di un mondo troppo difficile da cambiare”. Spiegati meglio.

E’ un mondo a scorie tossiche, purtroppo quando siamo nati ci hanno già dato in mano un mondo malato e veramente impossibile da cambiare. 

Ho molta speranza per la nostra generazione, perché sono sicuro che cambierà le carte in tavola ma non so se avremo il tempo per farlo. 

Cosa consigli al LALA di oggi per ricordarsi di non toccare più quel fondo di cui parli in “INCHIOSTRO”?

Consiglierei di non adagiarsi nella depressione perché è la cosa peggiore che si può fare, guardarsi allo specchio e cercare di migliorare uno step alla volta. 

Quali sono i progetti futuri?

Ho da far ascoltare molte cose e non vedo l’ora che escano dall’hardisk in cui sono custodite. Sto preparando un disco e non vedo l’ora di suonarlo ai live.

A presto!

LALA

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