Intervista ai Fratelli Cortese per il nuovo album “Figli del mondo: “l’Amore è la forza motrice del nostro essere”

Eccoci con una nuova intervista sulla nostra webzine. Ospiti e protagonisti di oggi sono i Fratelli Cortese. Lucia e Gianluca, fratelli in musica e nella vita. Benvenuti! È disponibile dal 21 ottobre il vostro album “Figli del mondo”, 9 tracce in cui troviamo una grandissima coesione ad affinità artistico, che non è banale trovare anche tra due fratelli. Complimenti. Come nasce l’idea di questo album che raccoglie anche singolo già precedentemente pubblicati?

Grazie per i complimenti, non è banale è vero, ma per noi è un processo naturale essendo da sempre molto uniti.

Il nostro album “Figli del mondo” nasce dall’idea di voler raccogliere sotto un unico progetto tutte quelle emozioni, situazioni e sensazioni che abbiamo provato in questi ultimi due anni e allo stesso tempo mostrare a chi ci segue e chi ci seguirà in quanti modi diversi può essere declinata la nostra musica. L’album è stato preceduto da alcuni singoli che abbiamo voluto appositamente includere al suo interno, perché sono tutte canzoni nate più o meno nello stesso periodo e prodotte utilizzando lo stesso approccio.

L’amore nel senso più universale del termine ci sembra un po’ il fulcro del disco. È così? Se si, che cos’è per voi l’amore e quanti conta nel vostro processo creativo?


L’amore è sicuramente uno dei temi centrali del nostro album, dove raccontiamo la gioia e la passione di un amore che nasce, la delusione per uno che finisce o che è durato troppo poco. Riteniamo che l’amore sia la forza motrice del nostro essere e pertanto la spinta creativa che dà un sentimento come l’amore è stata e sarà fondamentale per scrivere le nostre canzoni che alla fine nascono da condizioni provate o vissute direttamente. Tuttavia non è l’unico tema dell’album infatti abbiamo voluto parlare anche di temi più sociali e intimi, ma comunque vicini a noi in quanto ragazzi, come la condizione giovanile, l’incertezza del futuro, lo scorrere del tempo ecc. tutti temi che ci riguardano in prima persona.

Ci piacciono molto i vostri testi. Se dobbiamo entrare nello specifico di uno entriamo in quello des titke track. Ci indicate quella che secondo voi è la frase più importante del brano? Magari spiegateci anche il perché

Ve ne indichiamo più di una.

“Nati in questa terra che non vuole più calore” strizza l’occhio a molteplici interpretazioni, dalla denuncia sociale di un fenomeno noto come “terra dei fuochi” che ha riguardato (e ancora riguarda) diverse aree della nostra provincia e non solo, alla denuncia del problema ambientale del surriscaldamento globale, per arrivare alla metafora del non poter più dare calore (nel senso di amare) alla nostra terra natìa perché costretti ad andare altrove.

L’altra è “non sappiamo se sia quadro o sia tondo, siamo solo in fondo figli del mondo” perché qui c’è l’essenza della canzone: non sappiamo cosa ci aspetta, non sappiamo cosa faremo, ma sappiamo che ovunque andremo siamo sicuri che troveremo il nostro posto all’interno di questo mondo.


Parliamo ora di voi. Ascoltate la stessa musica? Ci sono artisti che uno di voi ascolta e che all’altro non piacciono?

In generale, abbiamo gusti musicali abbastanza variegati e alcuni punti di contatto tra i nostri ascolti personali che non sono perfettamente allineati: a me (Lucia) piacciono gli artisti pop come Elisa, Negramaro, Coldplay…a me (Gianluca) piacciono tutti gli artisti rock/blues come Hendrix, Clapton, SRV, John Mayer e tra gli italiani Nek, Venditti. Troviamo sicuramente un punto di contatto nel pop, influenzato all’occorrenza da vari generi ad esso affini.


Tra 10 anni vi vedete sempre musicalmente insieme, o è possibile che uno dei due abbia intrapreso anche un percorso solistico, parallelo a questo?

Il futuro è impossibile da conoscere ovviamente ed è giusto non precludersi nessuna possibilità, ma per adesso siamo concentrati sul portare avanti questo progetto comune insieme, anche perché abbiamo caratteri che per certi versi sono complementari e questo aiuta nella gestione dei vari aspetti di un progetto artistico.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista ai nostri ospiti. Potete ora lanciare un vostro messaggio o rispondere alla domanda che avreste voluto ma non vi è stata fatta!

Approfittiamo di questo spazio finale per ringraziarvi della disponibilità, per salutare tutti coloro che leggeranno questa intervista, invitandoli a seguirci sui nostri canali social e per lanciare un messaggio affinché si possa dare più spazio e importanza alla musica emergente, affinché le case discografiche tornino a fare scouting come una volta e si favorisca la crescita di maggiori contesti sociali e culturali favorevoli allo sviluppo di nuova musica di qualità.

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