Intervista ad Ermin Hersh: il cantautore toscano ci parla del nuovo singolo “Cercaci”

  • Benvenuto Emin Hersh su Fuori la scatola per questa nuova intervista in cui sei l’assoluto protagonista. “Cercaci” è il tuo nuovo singolo e vogliamo proporti un gioco che ogni tanto facciamo con gli artisti, dato che tocca un argomento “da grandi”. Racconta la tua canzone come se dovessi spiegarla ad un gruppo di bambini delle elementari!

Ciao e grazie per lo spazio che mi dedicate! 

Allora, bambini, avete presente la compagna di classe che vi piace? Immaginate che un giorno spunti il fatidico “Sì” sulla letterina “ti vuoi mettere con me?” e che passiate insieme tante belle giornate. Dopo un po’ di tempo, però, capite che non vi piacete più come prima e vi lasciate. Può succedere, no? Le cose cambiano, i piedi crescono, i vestiti di un mese fa non ci stanno più… ogni giorno anche il tramonto cambia colore! 

E allora che fate, smettete di parlarvi? Vi scordate completamente dei tanti momenti belli passati insieme? 

No, restate amici e ogni tanto ci scherzate su. Ecco, anche questo può essere amore.

  • Torniamo fra i grandi. Ci dai 3 aggettivi che possano descrivere questo tuo ultimo singolo?

Romantico, poetico, sentimentale. Roba da cuori forti, insomma.

  • A noi puoi dirlo… quanto c’è di personale nel brano?

Tanto, quasi tutto. Potremmo dire, usando un linguaggio cinematografico, che è tratto da una storia vera a cui sono stati aggiunti elementi romanzati. Protagonista principale, ad ogni modo e a pieno schermo, è l’emozione del momento. Lascio sempre che sia lei a parlare.

  • Il prossimo lavoro uscirà sempre in un 23?

Sì, ormai è il mio numero magico. Lo è forse meno nella smorfia napoletana, ma speriamo che non la conosca nessuno… realisticamente, il prossimo lavoro uscirà il 23 di ottobre, la data del mio compleanno.

  • Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta?

Intanto colgo l’occasione per salutarvi e ringraziare.

Direi che la domanda, che poi contiene anche un messaggio, avrebbe potuto essere questa: “Emin, se la vita fosse un viaggio, tu dove vorresti andare?”

Sempre verso casa.