Intervista a SHAKYA: ci parla del suo nuovo singolo ‘Girotondo’

Shakya, benvenuto su Fuori La Scatola per questa nuova intervista. Parliamo del tuo nuovo singolo “Girotondo”:  “Se andiamo a terra casca tutto il mondo”. Come facciamo a rimanere in piedi in questa realtà?

Grazie Matteo per la tua preziosa domanda. Credo profondamente che la realtà che ci circonda non sia altro che il riflesso di ciò che siamo, ciò che abbiamo dentro, nonché la conseguenza delle nostre azioni. Una trasformazione interiore può sicuramente portare ad un cambiamento nell’ambiente ed in questo senso “La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità”. (cit.)

C’è stata una sfida su tutte nella realizzazione di questo pezzo? Se sì, come l’hai superata?

La sfida c’è stata ma sono stato io a cercarla! Ti racconto un aneddoto:

“Girotondo” è stato il risultato del flusso di un processo personale messo in rima. Ma da dove partire quando si tratta di inquadrare qualcosa di veramente profondo, di intimo? Ecco che allora mi sono lanciato una sfida: viaggiavo su un treno in Italia in quel momento, il vagone era molto silenzioso ed io avevo deciso di cominciare a scrivere il brano ma non riuscivo a mettere ordine nei miei pensieri, così ho deciso che la prima parola o frase che qualcuno nel vagone avrebbe pronunciato sarebbe divenuta l’inizio del brano e la chiave da seguire per tirare fuori ciò che avevo dentro ed ecco che a qualcuno squilla il telefono e la prima frase che pronuncia è: “Gli altri son partiti…” e continua a dialogare. 

Io lo ringrazio dentro di me e misticamente la mia mano non smette più di scrivere.

È meraviglioso vedere come tutti quanti noi siamo profondamente interconnessi e che nulla è mai a caso. Una sfida può trasformarsi dunque in un’occasione da prendere al volo!

Alla fine del ritornello del brano dici che “vedi la nuova frontiera”. Com’è la frontiera che vedi tu?È blu! Per riprendere ciò che ho risposto alla tua prima domanda, se ognuno di noi agisce con un cuore puro anche l’ambiente intorno a noi lo diventa e mi piace immaginare che, basandoci su dei giusti valori, un mondo nuovo è possibile. 

Da qui la scelta del colore blu. C’è una frase che afferma: “Dall’indaco, un blu ancora più blu”. 

Il significato di queste parole è che una cosa tinta con le foglie dell’indaco diventa più azzurra della pianta stessa. Questo sta a simboleggiare che se ci basiamo su un insegnamento corretto, fondato sul principio della dignità della vita di ogni singola persona ed essere vivente (l’indaco) possiamo impregnarci e divenire di un azzurro ancora più intenso col quale colorare un nuovo mondo.

Come nasce la tua collaborazione con Egiuann e come si è evoluta nel tempo?

Nasce un pò come la storia del treno! 

Egiuann lo conoscevo perché avevamo avuto occasione di collaborare già in passato ma erano diversi anni che non ci sentivamo o per lo meno non con regolarità. 

Era un momento in cui stavo cercando qualcuno che potesse comprendere e sviluppare le mie nuove idee musicali ma alcuni tentativi con differenti producers non si erano poi concretizzati. 

Così ho stabilito una data entro la quale avrei voluto ricevere un segnale chiaro per capire la direzione da seguire ed ecco che quel giorno stesso Egiuann, dopo mesi che non ci sentivamo, mi manda un messaggio per spingere della roba che aveva fatto uscire ed io penso: “Ecco chi sarà”. 

Questo non vuol dire affidarsi a caso agli eventi ma discernere ciò che è giusto o meno per noi, sentirsi un tutt’uno con l’universo.

Da quel giorno ad oggi sono passati più di tre anni durante i quali abbiamo imparato a conoscerci prima umanamente e poi musicalmente parlando e comprendo sempre più che la scelta fatta fosse quella giusta!

Altre novità musicali per questo 2023?

Diverse sono le produzioni che sto tenendo in caldo per l’uscita insieme ad Egiuann ed in più posso anticiparvi che a breve sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali il remix di un mio brano al quale sono particolarmente legato, questa volta ad opera di Princevibe. 

Restate connessi! 

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Desidero ringraziarti per il lavoro che hai svolto Matteo. Le domande che mi hai posto denotano che hai ascoltato il brano e questo non solo è importante per me in quanto artista ma fa trasparire l’amore e la passione che metti in ciò che fai essendo così d’esempio per gli altri. Grazie.

Un saluto ai lettori.

SEGUI SHAKYA

INSTAGRAM

SPOTIFY