Intervista a Pancio Senzaalivolo: è online il suo primo EP “Sono solo un impiegato”

ASCOLTA L’EP:

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Pancio Senzaalivolo è un talentuoso rapper attivo discograficamente da Agosto 2020. Da allora 5 singoli e il primo ep disponibile dal 30 luglio: “Sono solo un impiegato”

Siamo con Pancio Senzaalivolo, protagonista della nostra intervista di oggi. Prima di parlare del tuo ultimo lavoro…ci ha suscitato molto interesse e curiosità il tuo nome d’arte. Lo vuoi spiegare i nostri lettori?

Il mio nome all’anagrafe è Davide Pancetti. Quindi “Pancio” è un’abbreviazione del mio cognome. Già da bambino, tra amici.. e anche in famiglia, sono sempre stato Pancio per tutti. E crescendo questa cosa non si è persa. Sono tutt’ora Pancio per tutti. Quindi quando cominciai ad andare in studio volevo usare il nome per cui tutti mi conoscono. L’aggiunta di “Senzaalivolo” è che mi piace molto l’idea del riuscire a farcela nella musica, come nella vita, con le proprie mani. Senza ali volo, nel senso che, anche se non ho le ali.. (quindi sarei impossibilitato a volare).. io comunque me ne frego, e con impegno e sudore, riesco a volare. Voglio dire che bisogna accettare quello che la vita ci da, esserne fieri.. ma cercare comunque di migliorarsi, di imparare, di prendere il volo

Arriviamo al 30 luglio scorso: dopo 5 singolo pubblicati dal 2020 in poi arriva il tuo primo EP “Sono solo un impiegato”.  Come nasce questo EP? C’è un fil rouge che accomuna tutti e sei i pezzi?

Era il momento giusto per un EP. Con i miei primi 5 singoli sono entrato in questo nuovo mondo e diciamo che ho preso le misure. Con questo EP invece il mio intento è di farmi conoscere ulteriormente, gettare basi solide, per fare capire alla gente che “ok, ora nel rap italiano ci sono anche io”. Poi allora.. il titolo viene dal mio lavoro. Perchè io sono un impiegato. Da quasi 6 anni ormai. Il mio intento era di usare questo titolo, concentrando il focus sulla parola “SOLO”, per mettere nella testa del lettore il fatto che io non ho nessuno alle spalle, che mi spinge, che mi paga i beat, che mi paga lo studio, che mi dice cosa dire/scrivere/fare.. ma che sono un semplice impiegato, che si fa il culo ed usa i pochi soldi che mette da parte per andare in studio e fare musica. Non c’è un filo conduttore che unisce i brani, ho voluto sperimentare ed usare diversi stili/mood. Infatti è presente la canzone d’amore, il freestyle, la canzone magari più arrogante, c’è quella malinconica.. volevo semplicemente divertirmi ed esprimermi a 360°. 

Noi lo abbiamo ascoltato ed è davvero molto interessante questo lavoro. Sbirciando il tuo profilo instagram hai scritto  all’uscita “Zero musica di plastica”. Cosa volevi dire? Era rivolto a qualcuno in particolare?

Innanzitutto grazie. La musica, come ogni tipo di arte, è giusto che venga dal cuore. Invece vedo artisti, che magari sarebbero pure bravi e talentuosi.. che si fanno spingere in direzioni troppo facili. Del tipo che fanno pezzi “di plastica” fatti apposta per vendere. Solo per vendere. Quella non è più musica, è business. Non sto dicendo che è una cosa sbagliata, dico che è una cosa che non mi piace. Io quando rappo in studio, lo faccio per me. Poi se il brano piace alla gente, è una cosa in più. 

Ci sono tre feat all’interno.  E’ stata una scelta fatta in corso d’opera o avevi già deciso di fare queste tre collaborazioni già dall’inizio della produzione?

I tre feat sono tutti ragazzi della mia città, Modena. Apprezzo molto i loro lavori e quando li ho contattati sono stati tutti molto disponibili. Sono molto fiero di averli nel mio progetto. Siamo tutt’ora in contatto.. è stato un modo per conoscere dei bravi artisti della mia terra. Li ringrazio molto. 

C’è, secondo te, all’interno dell’EP, un pezzo che ti rappresenta pià degli altri? Se si qual è?

Ovviamente sono molto legato a tutti i brani. Uno dei più sentiti è sicuramente Amore tossico, dato che è dedicato ad un mio grande amore del passato, una mia ex. Poi c’è Se non rappo più.. in cui credo di essere stato molto bravo dal punto di vista della metrica, del flow e dei concetti che contiene. Poi c’è Fanculo la sveglia, in cui ho sfogato la mia rabbia ed ho urlato sul beat quali sono le mie frustraioni e i miei sogni.. dai, diciamo che ognuna a modo suo, mi rappresenta. 

C’è qualche artista, italiano o straniero, da cui ti senti musicalmente influenzato e che forse ha influenzato anche questo lavoro?

Un artista che mi piace davvero molto è Dani Faiv. Sono stato a moltissimi suoi concerti. Sono riuscito anche a scambiarci due parole qualche volta. Nel rap è senza dubbio uno dei migliori in Italia. A livello di voce, a livello di scrittura, ed in generale a fare quello che fa. Per quello che riguarda il mio progetto, ho cercato di “chiudere le orecchie” e di non farmi influenzare da nessuno, per creare qualcosa di mio. Uno stile tutto mio. 

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio al nostro ospite. Puoi ora lanciare il tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Per chi sta leggendo, godetevi il viaggio. Ascoltate ogni brano ricordando che c’ho messo passione ed impegno. Ricordate che non è il mio lavoro. Lo faccio per divertirmi, per avere una valvola di sfogo, per potermi esprimere. Perchè io in fondo.. “Sono solo un impiegato”. 

RINGRAZIAMO PANCIO E VI LASCIAMO AI SUOI CONTATTI PER CONTINUARE AD ASCOLTARLO E SEGUIRLO!

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