Intervista a Rois Carolus: il nuovo album “The Blues Garden” è un ritorno alle origini

ASCOLTA L’ALBUM:

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ASCOLTA SCARLET ROSE:

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Rois Carolus, Bluesman di grande capacità, sensibilità ed esperienza, ci racconta in questa intervista il suo nuovo album “The Blues Garden”, il singolo “Scarlet Rose” e la ripresa della sua attività dal vivo!

Diamo il benvenuto a Rois Carolus, protagonista della nostra intervista di oggi. Sei un anima Blues anche se non disdegni la sperimentazione ed hai una conoscenza e capacità a tutto tondo. Quali sono stati, se ricordi, i tuoi primi approcci al Blues?

Innanzitutto grazie per avermi invitato per questa intervista .

Dunque il mio amore per il blues nasce intorno ai 18/19 anni ,già suonavo discretamente lo strumento ma sentivo che avevo bisogno di una voce più intensa e profonda, così l’ho trovata nell’ascolto dei grandi maestri del Blues. Ho cominciato con Robert Johnson, B.B. King ,Muddy Waters, Clarence Gatemouth Brown per passare poi a Jimi Hendrix e Steve Ray Vaughan. Insomma ho percorso tutta la storia di questa musica fino ai nostri tempi cercando sempre di prendere ma mai copiare, per avere una mia voce personale.

Il tuo ultimo singolo, bellissimo, “Scarlet Rose” è nella nostra playlist ed è stato pubblicato il 18 giugno scorso. Come è nato questo brano?

Ho avuto una visione notturna ,direi quasi un sogno in cui ho percepito il senso armonico di questo brano ,il mattino al pianoforte ho buttato giù gli accordi che restituissero quella sensazione . Quasi tutti i miei brani nascono da sensazioni improvvise che poi traduco in musica.

Il tuo ultimo album “The Blues Garden”  è davvero un viaggio di 9 pezzi in un giardino ricco di emozioni. Vuoi raccontare ai nostri lettori in cosa si distingue questo lavoro rispetto ai tuoi precedenti? (Ed è anche un invito verso di loro ad ascoltare tutta la tua discografia che è musica che fa davvero bene alle orecchie e all’anima!)

In effetti “ The Blues garden” è stato un ritorno alle origini, negli anni precedenti ho voluto sperimentare altre forme espressive ,che in ogni caso non mi erano estranee vista la mia formazione musicale, quindi ho realizzato diversi lavori in cui alloggiavano insieme come in un particolare meticciato, la classica, il jazz e anche l’elettronica. L’ album “ Blue bolero “ pubblicato nel 2019 è un manifesto di questo pensiero borderline in cui convivono esperienze stilisticamente lontane ma assolutamente compatibili.

Mi sono spesso sentito un musicista sperimentale, ora però il richiamo dei sentimenti profondi e delle atmosfere blues rock hanno urgenza di portarmi verso nuove esperienze.

Se dovessi descrivere questo album con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?

Lo definirei “mistico” perché ascoltandolo si capisce , almeno spero di esserci riuscito , che l’anima è l’attrice di questo lavoro. I brani hanno tutti i colori del sentimento più genuino proprio quel sentimento che sgorga dall’animo.

12 settembre 2021 è una data importante: potremmo trovarti dal vivo al nuovo Teatro San Paolo di Roma insieme ai Blues Books. Puoi anticiparci qualcosa di questo spettacolo?

Certamente, sarò a Roma ospite di Fanya Di Croce e del suo contest tour nazionale “Promuovilatuamusica” . Sarò al Nuovo Teatro San Paolo di Roma e suonerò i miei due ultimi singoli : “ I’ll see the winner “ e proprio “ Scarlet rose “. Mi accompagneranno su questo palco due stupendi e bravissimi musicisti i “ Blues Books “ , sono Tony Arena alla batteria e Steven Man alla chitarra ritmica.

La tua attività dal vivo invece è ricominciata già da un po’. Come è stato tornare davanti al pubblico dopo questa emergenza, che comunque non è ancora finita?

Ho avuto la fortuna di aver sempre suonato anche da solo in studio e quindi non ho mai perso la capacità e la serenità di essere sullo strumento con tutta la passione. Ora che mi trovo a suonare , letteralmente tra la gente in strade e piazze ( sempre rispettando tutti gli ordinamenti anti Covid ) mi sento di nuovo a casa in quella particolare e stupenda condizione del concerto , del feedback che ricevi dal pubblico e di te stesso che vivi una esperienza sempre nuova e rigenerante. Certo la pandemia non è sicuramente alla sua naturale estinzione ma credo che con una sana alimentazione ,una moderata ma frequente attività fisica e mettendo in opera i principali presidi igienici ,si potrà convivere con il virus. Non dimentichiamo che queste particolari forme di vita prive di un proprio DNA esistono praticamente da quando la vita è apparsa sul nostro pianeta e dobbiamo conviverci cercando di rispettare i propri spazi …. Ma il discorso sarebbe molto lungo e riguarderebbe proprio la nostra ingombrante presenza …

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!

Voglio ringraziare Dio che mi ha sempre aiutato nella mia carriera musicale e ricordare a tutti che bisogna credere nell’impossibile ,credere fermamente a prescindere dalle proprie convinzioni religiose. Credere è la strada del successo . Grazie a voi per questo spazio che mi avete dedicato e a presto.

RINGRAZIAMO ROIS CAROLUS E VI LASCIAMO AI SUOI CONTATTI PER CONTINUARE A SEGUIRLO ED ASCOLTARLO!

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