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L’artista Francesco Felicetti esordisce sul mercato discografico con il suo primo album “Il sorriso non mente”, un viaggio in 7 pezzi in cui tutto gravita intorno all’amore e le sue sfaccettature. Ne parliamo con lui in questa intervista
Diamo il benvenuto a Francesco Felicetti, protagonista della nostra intervista di oggi.
Dal 25 giugno è online il tuo album d’esordio “Il sorriso non mente”. Tutti i testi e le musiche sono state curate da te. Come nasce questo album e qual è, se c’è, il messaggio che vuoi comunicare?
Ciao e grazie per lo spazio concessomi.
Ci tengo a precisare che l intero album è stato scritto musica e parole da me ma tutti gli arrangiamenti sono opera della maestria di Edoardo Piccolo , l album nasce dalla mia esperienza personale con l’amore ,vista ovviamente con i miei occhi ed il messaggio che si propone di trasmettere questo album è quello del rispetto verso questo sentimento e verso le donne , per quel che riguarda il genere maschile ma anche il contrario per quel che riguarda il genere femminile. L’ amore è al centro di questo album con le varie sfaccettature che ne comporta, amore tradito, sognato, realizzato e rispetto per la diversità in amore.
L’Album è composto da 7 tracce. C’era già dall’inizio l’intenzione di farne sette o si è evoluto tutto in corso d’opera?
L’album ha una storia un po strana, fatta di incontri casuali e scritto di mese in mese.
Provo a sintetizzare il tutto.
Sono stato invitato da un mio amico ad andare nello studio dove stava registrando il suo disco, Lorenzo De boni un bravissimo rapper in arte jhon la matta (ascoltatelo) ,li ho conosciuto il proprietario Federico Pelle che inizia a parlarmi benissimo di Edoardo Piccolo come arrangiatore ed io senza conoscerlo ho avuto la sensazione dentro che volevo arrangiare i miei brani con lui, non mi sbagliavo è stato feeling a prima nota, da li il disco e le canzoni sono uscite fuori da sole tra una chiacchiera ed una nota un sorriso ed un accordo sono venuti fuori i brani , 2 dei quali scritti tornando a casa dopo aver lavorato in studio su le altre canzoni che stavo arrangiando.
Il numero delle canzoni ovvero 7 è stato voluto, perché volevo creare un album che non fosse troppo lungo e che quindi non annoiasse e neanche troppo corto che non lasciasse il tempo di capire quale sia il mio messaggio ed il mio stile.
Ci sono state delle tracce momentaneamente “scartate” che potremmo magari ascoltare in futuro?
In realtà non direi ” scartate ” ma è stata fatta una scelta tra le canzoni per dare una direzione verso un messaggio che volevo esprimere con l’album.
Le canzoni non scelte per questo primo album saranno presenti nel prossimo album con altre 7 canzoni.
Il brano “Il sorriso non mente” è all’interno della nostra playlist. In rotazione radiofonica troviamo invece “Ci vuole Q lo sai”. Racconta questi due brani a chi ancora non ha avuto il piacere di ascoltarli!
” Il sorriso non mente” è il brano che mi ha dato il coraggio di iniziare questo progetto, suonando in vari locali del veneto l’ ho inserito nella scaletta che proponevo e fin dalle prime volte notavo che il suo ritornello veniva canticchiato al suo primo ascolto ed è stato molto incorraggiante per me, brano semplice che racconta di una relazione finita ,ma il sorriso non mente ed è lui ad avere l ultima parola.
” Ci vuole Q lo sai ” mi piace definirlo un cavallo di troia , ti induce a pensare alla fortuna con l espressione colorita tutta italiana attraverso il suo gioco di parole, ma in realta se si entra nel testo si capisce con facilità che non parla di fortuna ma bensì di Quoziente intellettivo, aspetto importante da migliorare per arrivare al rispetto massimo per le persone e le diversità in amore.
Se dovessi invece indicare un terzo brano, tra quelli rimanenti, da far ascoltare a qualcuno, quale sceglieresti e perché?
In realtà non mi sento di consigliarne un terzo perché per me sono tutte allo stesso livello, ma vi posso indicare quello che tra i 7 ha riscosso fin ora più approvazioni, e mi fa sorridere perché su questo brano ho riflettuto tanto se inserirlo oppure no , perché tra i 7 è quello più intimo con me stesso che c’è.
Il brano in questione è ” Conosco i miei lividi” .
Ogni volta che qualcuno ha ascoltato l’album mi è stato detto , mi piacciono tutte ma la mia preferita è ” Conosco i miei lividi” e ad essere onesto sono molto contento.
Ed invece se dovessi descrivere tutto l’album con un solo aggettivo, quale sarebbe? E perché?
L’aggettivo che potrei usare per descriverlo potrebbe essere ” personale” perché ogniuno ascoltandolo può personalizzarlo sul proprio vissuto.
Come sempre lascio l’ultimo spazio al nostro ospite. Puoi ora lanciare il tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!
In realtà non mi sento di lanciare un messaggio e neanche mi aspettavo un altra domanda in particolare, credo sempre che ogniuno nell’ ascoltare la musica che piu gli muove emozioni ,riceve tutti i messaggi di cui ha bisogno e che la domanda a cui tutti vorrebbero rispondere e che tutti vorrebbero leggere non esiste ,perché a furia di farci super domande e trovare risposte più o meno condivisibili si ruba tempo alle emozioni che si creano con l’ascolto della musica, a mio parere bastano poche domande e poche risposte per aprire la porta dell’ascolto e di conseguenza l’inizio del viaggio verso l’emozione che ogniuno con la propria fantasia/immaginazione accenderà da ogni canzone.
RINGRAZIAMO FRANCESCO E VI LASCIAMO AI SUOI CONTATTI PER CONTINUARE A SEGUIRLO!
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