Beatrice benvenuta su Fuori La Scatola per questa nuova intervista! Il tuo nuovo singolo “Lasciarsi un po’” affronta il tema di lasciare tutto e cambiare vita. Qual è stata la tua ispirazione dietro questa canzone e come hai cercato di trasmettere l’esigenza di questo cambiamento attraverso la tua musica?
Da quando sono piccola ho sempre avuto molto chiaro cosa volessi fare nella mia vita, non ho mai avuto troppi dubbi. L’anno scorso, quando ho scritto la canzone, ho attraversato un periodo di confusione e cambiamenti e ci sono stati dei momenti in cui ho messo tutto in discussione, in particolar modo le mie scelte e me stessa. Nello stesso tempo c’è stata la fine di una storia durata tanti anni ed è stata una separazione molto lenta e sofferta. Quindi il sentimento di voler “lasciare andare” è predominante da diversi punti di vista nel brano.
Con la tua capacità di spaziare tra generi musicali diversi, dal Jazz al Neo Soul al Pop, come hai affrontato la sfida di unire queste influenze nel tuo nuovo brano? Quali elementi specifici di ciascun genere hai voluto incorporare per creare un’esperienza sonora unica?
Oltre a tutti i generi nominati sono molto appassionata di musica elettronica. In questo brano ho voluto valorizzare anche quest’aspetto. Quando ho scritto la canzone inizialmente era un’idea piano e voce, sarebbe stata una perfetta canzone pop, ma avevo in mente che dovesse suonare in un certo modo e Alessandro Casagni (che ha prodotto l’intero Ep) ha capito subito quale fosse l’idea. Lo definirei un pop ricercato con sonorità uk garage.
Come l’ idea di saper lasciare andare si riflette nella tua vita personale e come hai cercato di tradurla in modo autentico attraverso la tua musica?
Sono dell’idea che bisogna saper lasciare andare le cose che ci fanno stare male sicuramente. Il cambiamento fa parte della vita, tutto è in continuo cambiamento anche se non ce ne rendiamo conto. Mi è capitato spesso di rimanere ancorata al passato per paura di stare male e non è mai stata la cosa giusta. Ma con lasciare andare non intendo cancellare o dimenticare. Tutte le esperienze che facciamo e le persone che incontriamo formano ciò che siamo. Sono cose, a mio parere, che non possono essere rimosse ma vanno anzi elaborate e interiorizzate.
Con l’uscita del singolo, cosa possiamo aspettarci dalla tua musica nel prossimo futuro?
L’uscita dell’Ep è imminente e sono tutte canzoni a cui tengo molto che ho scritto e poi prodotto insieme ad Alessandro l’anno scorso. Non mi sento di poter anticipare grandi cose ma sicuramente è musica meno suonata rispetto a quella del passato e ha sicuramente sonorità più elettroniche.
Quali sono i 3 aggettivi che più rispecchiano il brano?
Speranza, forza, dolcezza.
Lasciamo l’ ultimo spazio dell’ intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!
Mi sento di ricordare alle persone quanto sia importante prendersi cura di noi stessi, del nostro corpo e della nostra mente, delle nostre emozioni e delle cose che si amano. Coltivarsi ogni giorno, ascoltarsi e cercare di non reprimere mai le emozioni.
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