I Basiliscus P ci raccontano il loro disco “Spuma”

Oggi abbiamo il piacere di ospitare una band insolita: hanno dedicato il titolo del loro nuovo album ad una delle bibite più frizzante della Sicilia, stiamo parlando dei Basiliscus P e del loro disco “Spuma”, noi li abbiamo intervistati!

Siamo molto felici di ospitarvi qui su Fuori La Scatola per questa intervista. Iniziamo col chiedervi di raccontarci del vostro nuovo album “Spuma”!

Ciao a tutti e grazie dello spazio! Niente, “Spuma” è il nostro nuovo album, rappresenta quello che siamo oggi ed è in continua mutazione come noi stessi. È pieno di fuzz, percussioni, bassi prominenti e quant’altro: dategli un ascolto!

Quali sono stati i momenti più belli e significativi della nascita dei brani in studio?

Quando eravamo impanicati perché temevano di non riuscire a terminare i brani in tempo per le registrazioni, e ci siamo resi conto che invece ne avevamo più di quelli che immaginavamo.

C’è un solo aggettivo che può descrivere questo album? Se sì, quale e perché?

Frizzante, perché come la bibita che da’ il nome all’album è un continuo saliscendi elettrico che non ti lascia mai tranquillo.

Sappiamo che avete usato un set tutto particolare per la batteria…raccontateci di più!

Abbiamo eliminato il tom, abbiamo utilizzato un cestello della lavatrice in sua sostituzione, una puleggia sempre delle lavatrici come “piatto”, e al posto del charleston abbiamo usato delle piastre di alluminio tenute bloccate da un bullone. Insomma, avevamo voglia di uscire pazzi!

Quali sono stati gli ascolti che vi hanno ispirato particolarmente per la scrittura di “Spuma”?

Sicuramente musica psichedelica, siamo patiti dei Motorpsycho e quelli non mancano mai, ma anche tanta musica prog, jazz e Captain Beefhearth.

Come vi immaginate portare l’album in live? Ci sarà molta più sperimentazione e/o improvvisazione?

L’abbiamo già portato live, i pezzi in generale seguono gli istinti della serata, siamo abituati a dilatarli anche a dismisura, improvvisando, alcuni hanno infatti qualche struttura diversa rispetto al disco e siamo sicuri che continueremo con questo canovaccio. Tra l’altro, si è inserito Bruno, il polistrumentista che nel disco suona il sax, anche in alcuni brani del primo album. Veniteci a vedere!