É uscito venerdì 27 ottobre 2023 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione ADA Music Italy) il nuovo singolo di Viola Violi dal titolo “La grande fuga“. Un nuovo capitolo per la cantautrice maremmana che vanta una collaborazione, per questo brano, con Chiara Dello Iacovo: donna eclettica, attrice, cantautrice, artista multidisciplinare affermata nel panorama italiano. Due voci così diverse e due artiste così particolari, finalmente insieme su un brano altrettanto “fuori dagli schemi”.
In un mondo post apocalittico, in cui la guerra degli uomini ha vinto su tutto, una donna incinta riesce a scappare e a nascondersi nella foresta, aiutata da forze sovrannaturali. La figlia che porta in grembo è colei che forse potrà salvare l’intera umanità. Un brano intenso, che affonda in influenze elettroniche e di cantautorato indie, un film di David Lynch mai pubblicato, un brano triste che si può ballare, un piccolo manifesto dedicato a tutti gli ultimi romantici che sono costantemente in fuga.
Noi siamo partiti con chiedere a Viola com’è avvenuto il primo incontro con Chiara, e poi il resto è arrivato naturalmente: ecco cosa ci ha raccontato!
Com’è nata la tua collaborazione con Chiara dello Iacovo? E come hai capito che sareste finite a collaborare?
Ci ha presentate un conoscente in comune, con l’intento di farci collaborare, e devo dire che ci aveva visto giusto, perché così è stato!
Vi siete confrontate sul testo e sul suo significato? Oppure è stato tutto naturale e non c’è stato bisogno di parlare?
Allora, le cose sono andate esattamente così: lei ha sentito l’audio del ritornello che avevo scritto, si è ricordata di una poesia che aveva scritto tempo prima, durante un suo viaggio in Francia, e quando ci siamo viste l’ha provata su una pre produzione fatta da me. Il significato della sua poesia, con quello del mio ritornello, creavano una storia, quella, appunto, de “La grande fuga”.
Qual è la storia che “La grande fuga” vuole raccontare?
La canzone vuole essere un inno, alla speranza, al coraggio, alle donne, alle persone di tutto il mondo che lottano, e fuggono, quando necessario. La protagonista di questa storia si chiama Lucilla. Per scappare dalle guerre degli uomini, si rifugia nella giungla, è incinta, sopravviverà, e lascerà al mondo non non “statue, o monumenti da sovrano”, ma una figlia, che lo salverà.
Sappiamo che sei un’anima itinerante, in che città ti trovi in questo momento? E come ti integri nella scena locale?
Mentre sto rispondendo a questa intervista sono a Grosseto, dopodomani partirò per Rotterdam dove rimarrò qualche settimana, poi tornerò a Roma, poi ripeterò il giro credo. È un periodo un pò caotico della mia vita, necessario a sperimentare quale sia il posto dove voglio davvero vivere. Per quanto riguarda la scena locale diciamo che sfrutto la permanenza nei vari luoghi per conoscere più persone possibile, in qualsiasi ambito. Io non ho una vera “scena”, credo, non saprei proprio dove mettermi quindi…mi metto ovunque!
Prossimi passi per il tuo progetto musicale?
Sto scrivendo il secondo disco, devono ancora uscire due video, un altro singolo…insomma, mi do da fare.