Un Urlo di Libertà e Speranza: recensione di “Chiedo Aiuto!” di Ramo

Con il suo nuovo singolo “Chiedo aiuto!”, Ramo abbandona la delicatezza del sound atmosferico di “Tossici” per abbracciare una sonorità più ruvida e diretta, intrisa di influenze emo-punk. Il brano si distingue per l’energia delle chitarre e la sincerità disarmante delle parole, che risuonano come un grido liberatorio. La produzione di Antonio “Naba” Martini esalta la tensione emotiva del pezzo, mantenendo un equilibrio tra intensità e vulnerabilità.

“Chiedo aiuto!” non è solo una canzone, ma una testimonianza di un percorso personale e di una lotta contro il silenzio che spesso circonda i disturbi mentali. Ramo esprime la necessità di esternare il dolore e di chiedere supporto, rompendo il tabù della fragilità. Il ritornello, ripetitivo e quasi ossessivo, riflette lo stato d’ansia e il desiderio di essere ascoltato: “Per questo chiedo aiuto, aiuto, aiuto” risuona come un mantra che invita a non arrendersi, a cercare una via d’uscita.

Il testo, intriso di immagini forti e dirette, racconta di notti insonni, traumi irrisolti e un senso di solitudine che si insinua in ogni verso. Le parole “il passato mi ha abbattuto” e “il presente ammutolito” delineano un quadro cupo, ma è proprio nella richiesta di aiuto che emerge una scintilla di speranza. La canzone si trasforma così in un invito ad abbandonare la vergogna e a cercare la luce, anche attraverso la sofferenza. 

Dal punto di vista musicale, l’evoluzione di Ramo è evidente. Le sonorità più aggressive conferiscono al brano una dinamicità che esalta il contrasto tra la malinconia del testo e l’energia strumentale. Il risultato è una traccia che sa essere sia catartica che riflessiva, riuscendo a toccare corde profonde nell’ascoltatore.

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