Un tributo a Pelè e alla ginga: recensione di “My Ginga – O’ Rey e Eo” di The Hot Blood Spirit

Il brano “My Ginga – O’ Rey e Eo” di The Hot Blood Spirit si presenta come un tributo appassionato alla figura di Pelé e alla “ginga”, lo stile di gioco che ha reso il calcio brasiliano un simbolo di libertà e identità nazionale. Attraverso una miscela di sonorità energiche e testi evocativi, il gruppo riesce a catturare l’essenza di un fenomeno che ha trasformato il calcio da semplice sport a un linguaggio universale di speranza e riscatto sociale.

Il testo di “My Ginga – O’ Rey e Eo” si snoda in una narrazione che mescola elementi autobiografici e immagini simboliche. L’apertura con “Quando trovai la porta chiusa provai a forzare / Ma non era la cosa giusta da fare” suggerisce un percorso di crescita e consapevolezza, una metafora della lotta per emergere e della necessità di trovare la propria strada senza scorciatoie.

Il ritornello, “Tu non puoi dire di aver mai giocato / Né di aver mai vissuto / Se non conosci la ginga” enfatizza il ruolo salvifico e identitario della ginga, non solo come stile di gioco ma come filosofia di vita. La ginga è vista come un ponte tra l’innocenza dell’infanzia e la forza necessaria per affrontare le sfide della vita.

Il verso “E stavo scalando la montagna del Cristo Redentore / Ma i miei peccati mi spingevano sempre giù verso l’abisso” introduce un contrasto tra la spiritualità e le difficoltà del vivere, rimarcando l’importanza della ginga come elemento di elevazione, una sorta di redenzione terrena che permette di sfuggire alla miseria e alla delinquenza.

“My Ginga – O Rey e Eo” non è solo un omaggio a Pelé, ma una celebrazione dello spirito brasiliano, della sua capacità di trasformare il dolore in arte, la povertà in opportunità, il calcio in poesia in movimento. The Hot Blood Spirit riesce a coniugare un sound avvolgente con un testo ispirato, creando un brano che non si limita a raccontare una storia, ma invita l’ascoltatore a sentirsi parte di essa.

Un pezzo vibrante e significativo, che cattura l’anima di chiunque abbia mai calciato un pallone con il sogno di qualcosa di più grande.

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