Capitolo 1 una donna sofferta
In lacrime per violenze psicofisiche nessuno accanto intanto
l’uomo eccede al primo posto e detta l’espressione
Fiera Presa di posizione contro questa presa di potere vallo a denunciare
vittime in aumento
Quando.. saprai capire?!
sai quanto fa male essere me stessa?
“Donna”
In un bordello maschilista?!
chi resta a lottare e chi “io parto”?!
Dico no ad ogni imposto
per il corpo
scelgo io aborto o parto
Ovunque C’è molto anzi troppo di sessualizzato a sfavore nostro
Per l’aspetto lo spirito e la mente
Nel mentre l’orrore svende la sensibilità all’isolamento perenne
Alienante lento genocidio che ci rende fredde vorremmo lavorare e studiare a pari
dell’uomo ma se siamo sottovalutate come diamo valore aggiunto a noi e alla società ?
Le disparità sono stanze sinistre senza finestre di luce
È il secondo capitolo
La donna nuovo contatto
Oggi scaccio un po di pesi
Dagli occhi dalla bocca dal cuore
Ti ho appena conosciuta
E già mi sento compresa
vuoi risollevarti dalla sofferenza come me
Crediamoci davvero!
L’esperienza dolore rafforza
E La vita offre sorprese
Emozioni amplificate pure belle se
Sappiamo aprirci
E agiamo unite
indipendenti con le nostre forze
Economiche e intime
Questo è il nostro ballo per la libertà
Lei da il bacio unico a tutte noi
Capitolo tre
Io donna nell’oltre
È tempo di redenzione
alto livello di consapevolezza
nuove connessioni assimilate
risorse in equilibrio
La nostra donna
vive
di identità propria
Con personalizzato spirito guida
Ora quelle lacrime
carezzano l’altra energia
Grazie a chi c’è..
Grazie a me io donna..