“Sbronza al cuore”: il singolo nato da una bella idea di Moro

Prendi una serie di titoli di brani famosi e mettili insieme. E’ nata così l’idea di “Sbronza al cuore”. Era una giornata segnata dalla noia che scandiva i tempi dilatati del lockdown durante la pandemia, l’attenzione di Moro viene catturata da un contest che prevedeva la stesura di una canzone sulla base di titoli

L’autore ne coglie subito l’occasione e la particolarità del progetto, ed è così che i vari “Il regalo perfetto” di Galeffi, “Dimmi cosa resta” di Gnut, “L’ultima festa” di Cosmo, “Mi sono rotto il cazzo” Stato sociale, “Tsunami” Eugenio in via di Gioia, “Cuore” di Albedo, “Al di là dell’amore” Brunori Gas, “Niente da capire” Il silenzio nelle mani, “Tatuaggi” Psicologi, “Chiodo fisso” Eugenio in via di Gioia, “18 anni” Ariete, “Belva” di Gazzelle, “Bello appare il mondo” Brunori Sas, “Per due che come noi” Brunori Sas, “Piccola sbronza” Dente e Selton, “Giulia” Pinguini Tattici Nucleari, “A piedi il mondo” Gio Evan, “Portovenere” Canova, “Lisbona” Viito, “Restiamo in casa” Colapesce, “Come dietro un vetro” Il silenzio nelle mani, “La mia vita senza te” Tre allegri ragazzi morti, “Nascosta in piena vista” I cani, “Nudo integrale” Coma_Cose, si fondono e danno vita a “Sbronza al cuore”, in una sorte di playlist raccontata in una canzone. Un brano che segue il fil rouge del precedente “Poncho Giallo” sia nella tematica che nel sound. 

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