Recensione: un ottimo esordio con “La Cura” per Alessia Barichello

Hanno avuto di certo coraggio Alessia Barichello e Luca Damerini (il suo produttore e co autore) ad usare un titolo che riporta subito alla mente quel capolavoro di Battiato, che rientrano nei brani “Intoccabili” della storia della musica italiana.

Questa canzone però, appunto “La Cura” di Alessia Barichello, non ha nulla a che fare con la canzone del Maestro ma di certo è un brano di grande valore artistico, reso ancora più magico dalla bellissima voce della sua interpreta e dalla sua raffinatezza, ma allo stesso tempo, grandezza vocale.

La canzone è autobiografica e con la sua voce Alessia ci riesce a trasmettere in modo ottimo le sensazione provate: la sofferenza e la volontà di cambiare. Il messaggio è forte e chiaro: andare avanti, attraversare la sofferenza, ma arrivare alla felicità.

“Questa tua cura è la mia malattia, corriamo ma aspettami”

Un perfetto pop all’italiana che ricorda le grandi interpreti contemporanee. Una ballad struggente con quel sapore amaro perfettamente trasmesso dalla interpretazione impeccabile dell’artista, davvero un astro nascente nel panorama indipendente italiano.

Un ruolo da protagonista in questa canzone ce l’ha anche la chitarra acustica, magistralmente suonata da Giampaolo Casu. Arpeggi da brividi, che si uniscono alla voce di Alessia in un perfetto cocktail di emozioni. Ciò va molto al di là della tecnica e della produzione e registrazione, sicuramente impeccabili su ogni fronte: qui è davvero l’emozione ad avere il sopravvento su tutto. Molti ci provano. Pochi ci vanno vicino. Alessia Barichello ed il suo team, se era questo il loro obbiettivo, ci sono riusciti in pieno.

Se questo è l’inizio sentiremo ancora molto parlare di questa ragazza…

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