Recensione: “Sarebbe più facile” di Bias. Grandi emozioni nel suo secondo singoli

Grandi emozioni nel secondo singolo di Bias, pseudonimo di Gian Luca Biasini, musicista, compositore e produttore di Imola. “Sarebbe più facile” è disponibile dal 3 aprile in streaming, download e video e segue il singolo “Duemilaventi“, il primo dell’artista in questo progetto, uscito a febbraio.

Prima di entrare nello specifico del brano , facciamo conoscere Bias ai nostri lettori: inizia a suonare a 6 anni. Spazia tra batteria, pianoforte, chitarra, percussioni e computer music. Dopo un lungo trascorso come batterista in diverse band dell’underground bolognese, nel 2016 pubblica il primo album da solista con lo pseudonimo di Ex Novo. Nel 2019 esce Pegaso, il secondo album. E’ nel 2020 che nasce il progetto Bias, durante il primo lockdown, in cui scrive e compone molto notando anche novità nel suo processo creativo. Torna ufficialmente sul mercato, come detto, nel febbraio 2022 con Duemilaventi e da Aprile con il brano di cui andiamo a palrare, Sarebbe più facile.

Sarebbe più facile” nasce dalle sinergia delle anime di Bias e della compagna Stefania, in cui lei è autrice del testo e lui della musica. Una realizzazione del tutto spontanea attraverso sentimenti, note e parole in cui una posizionamento nei confronti della sofferenza non impone all’ascoltatore un’unica chiave di lettura, bensì una apertura nel modo di interpretare le parole.

Musicalmente il pezzo parte con un aumento dinamico di una batteria mitragliante che permane per tutto il pezzo, ponendosi da valere aggiunto alla voce rabbiosa, aggressiva ma anche sofferta dell’artista. Il tutto crea una atmosfera quasi “cupa” che comunque funziona benissimo con quello che è il messaggio del brano. Brano che non segue la struttura tipica “strofa/ritornello” ma ci spara dritto in faccia ogni verso come fosse una pistola che esplode verità. E molto probabilmente un pezzo del genere non avrebbe avuto bisogno di uniformarsi alle strutture richieste dal mercato discografico per esprimere al meglio le proprie emozioni. Quindi ottima scelta. Una “sperimentazione”riuscita.

Le liriche sono forti, a volte dirette e a volte più metaforiche, contro una società ed una mentalità moderna ormai allo sfascio e menefreghista. Invitano l’ascoltatore a riflettere, tramite, come detto, la voce rabbiosa dell’artista che interpreta al meglio quelle parole, con anche quelle sfumature nelle voce, di chi è stufo di un andamento della vita del genere.

Per cui un ottimo singolo questo si Bias in cui spiccano le sue doti interpretative ma anche una scrittura di forte impatto.

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