Recensione: i Negan con ‘37100 (La mia città)’ mostrano una bella capacità comunicativa

Esce oggi il nuovo singolo della band veronese Negan, dal titolo ‘37100’ (La mia città): una dedica di amore ed odio alla loro città, appunto Verona, di cui il numero che crea il titolo rappresenta il CAP della splendida provincia veneta. 37100 anticipa i prossimo EP della band che con questo singolo segna un nuovo inizio ed una maggiore consapevolezza artistica di questi 5 ragazzi.

37100 è un pezzo che va ascoltato anche più volte per entrare appieno nel mood. Un alternative rock con chiarissime influenze indie e punk, dove il fulcro di tutto non è la sei corde bensì la batteria ed il basso che creano un andamento incalzante e trascinante e che rendono molto piacevoli gli ascolti. Le sfumature pop del pezzo lo rendono godibile ad una vasta gamma di pubblico, rendendolo così un singolo trasversale e adatto ad essere messo nelle playlist di giovanissimi ma anche di chi ha amato e vissuto il rock degli anni ’90.

Proprio a quegli anni ci riporta la voce del cantante solista della band, che presenta un bel timbro definito e riconoscibile, grintoso nelle note medie e alte, e che, quando è alla ricerca di altezze acute, lo fa nei modi che ricordano proprio alcuni rocker nostrani di quella decade.

La canzone, come detto in apertura, si colloca tutta tra le mura di Verona: la ricerca di un equilibrio nella conciliazione tra il lavoro e la musica, una ricerca frustrante dove comunque l’arte musicale ha sempre la meglio

Ciò viene descritto in maniera davvero ottimale, con delle liriche molto mature e davvero ben ricercate, che non rendono per nulla banale il testo, anzi, risulta estremamente interessante che fa venir voglia di scavare a fondo dentro ogni parola.

Un lavoro quindi interessante e maturo di cui vedremo gli sviluppi nell’ EP di prossim uscita.

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