Mikesos ci regala con *Ho paura* un’intensa e tormentata riflessione sull’amore, la paura e il peso del passato. Il brano si distingue per un testo intimo e sofferto, che affronta la fragilità emotiva con un linguaggio diretto e a tratti spigoloso, accompagnato da immagini evocative che amplificano il senso di inquietudine e insicurezza.
Il testo di “Ho paura” ruota attorno alla paura del contatto, sia fisico che emotivo, come metafora di un dolore irrisolto. Il protagonista esprime il timore di ripetere errori passati e di ridursi a una dinamica tossica, paragonandosi a chi, prima di lui, ha trattato l’amore con superficialità.
Il ritornello sintetizza il dilemma centrale della canzone: “Ho paura di sfiorarti anche solo per baciarti / Non ti sfioro per fare ciò che hanno fatto già gli altri”. Qui, il bacio diventa simbolo di un legame che si teme possa rivelarsi effimero o nocivo, mentre il riferimento agli “altri” sottolinea il bisogno di differenziarsi da relazioni precedenti, vissute come negative o distruttive.
Nella prima strofa emerge la gelosia del protagonista, che riconosce la propria inesperienza e il rischio di lasciarsi sopraffare dalle emozioni: “Se vedo qualcuno che ti gira attorno / Non ho esperienza forse sbrocco”. Tuttavia, subito dopo, sottolinea il desiderio di non cadere negli stessi errori di chi ha ridotto l’amore a un semplice possesso: “Non voglio trattarti come un oggetto come loro”.
La concezione dell’amore come un fiore da coltivare offre un contrasto tra il desiderio di protezione e la consapevolezza della sua fragilità: “La maggior parte per forza di causa muore / Se cogli quello vero lo respiri fino all’ultimo fiato”. Qui il testo suggerisce un’idea di amore autentico, che supera gli sbalzi d’umore e resiste al tempo.
Il bridge introduce un tono ancora più oscuro e tormentato: “La mente dice di resistere / Il cuore in cura in varie cliniche / Il fegato ha superato il limite”. La mente e il cuore diventano due forze opposte, mentre il fegato, metafora spesso legata all’autodistruzione e agli eccessi, indica un vissuto segnato dal dolore. Il verso “Della morte ho immagini vivide / Forti come l’amore e la sua origine” amplifica la dimensione drammatica della canzone, suggerendo un legame tra l’intensità dell’amore e il confronto con la morte.
Nella seconda strofa, il protagonista continua a mettere a nudo le proprie insicurezze: “Mi nascondo dietro una maschera come Carrey / Voglio che tu mi accetti”. Il riferimento a Jim Carrey richiama l’idea di un’identità costruita, dietro cui si cela una profonda vulnerabilità. Anche qui, la percezione di sé è frammentata: “Allo specchio una sagoma di un’esistenza andata in pezzi”, mentre il verso “Ciottoli e pensieri scompongo la mente / Per poi rimetterla in sesto” riflette il tentativo di ricostruirsi tra il caos interiore e la ricerca di equilibrio.
“Ho paura” di Mikesos è un brano che si addentra nei meandri della fragilità emotiva, esplorando con sincerità il timore di lasciarsi andare ai sentimenti. Il testo, denso di immagini e riferimenti personali, trasmette una sensazione di lotta interiore, dove il protagonista oscilla tra il bisogno di amare e la paura di ripetere schemi dolorosi. Un pezzo che, se supportato da un’interpretazione sentita e da un arrangiamento adeguato, può lasciare un segno profondo nell’ascoltatore.

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