Recensione: Dimenticare un sabato di Nuelle

“Dimenticare un sabato”, questo il grido di liberazione e rinascita di Nuelle, nonché il titolo del suo singolo d’esordio pubblicato il 16 gennaio, per l’etichetta Tippin’ Factory e prodotta da Attilio.

Uscita di domenica, come una normale conseguenza dall’hangover emotivo del giorno precedente, “Dimenticare un sabato” diventa la scommessa dell’artista campano di stanza a Torino; con lui abbiamo iniziato a sperarci anche noi. La ricercatezza delle metafore che servono a descrivere un motivo amoroso, forse neanche troppo traumatico, si mescolano perfettamente con il mood psichedelico e trip hop che nasce dalle sapienti mani di Attilio

La voce di Nuelle che, come un’eco lontana, ripete “dimenticarsi di noi, come dimenticare un sabato”: noi abbiamo cercato di capirci qualcosa in più in questi versi misteriosi, se vogliamo. Quel che abbiamo colto è l’impossibilità di dimenticare qualcosa che è stato vissuto con un’intensità tale da non riuscire a vincere contro le ombre del passato, eppure, chi dice che per andare avanti bisogna necessariamente dimenticare?

“Dimenticare un sabato” è il pretesto e il manifesto di Nuelle per rialzarsi sulle proprie gambe, per incominciare a scrivere da solo il continuo della storia della propria vita.