E’ uscito il 5 maggio scorso “Upside Down“, il primo EP del cantautore Nick Hilism, che dopo qualche singolo si ripropone sul mercato musicale con questo disco in 6 tracce dal sapore rock e dalle influenze cantautorali che trasudano creatività e passione. L’Ep è frutto di un progetto nel quale l’artista ha lavorato per quasi 2 anni insieme ai musicisti che lo accompagnano nei live.
In linea generale, partiamo molto diretti nel dire che il lavoro è suonato divinamente e prodotto in egual misura. Si sente la capacità di persone che hanno stretta affinità con lo strumento e che si propongono in modo professionale anche dal vivo. La voce del cantante esplora vie interessanti con un timbro caloroso ed una buona estensione che da quella marcia in più a dalle tracce già di per se di ottima fatture. L’interpretazione sia letteraria che musicale, inoltre, sà di buono, di chi sà farti ascoltare il rock e farti entrare dentro alla canzone senza tralasciare il divertimento musicale che comunque deve far parte di questo genere, sia nei pezzi più ritmati che nelle ballad. Aggiungiamo come nota positiva, un buon uso della respirazione ed un approccio verso la fonazione, con un ottimo vibrato.
L’EP si apre con “Da Soli Nel Mondo“, già singolo nel 2022. Un brano Pop Rock che evoca anche suggestioni indie dal sapore retrò. Il testo racconta una storia d’amore conclusa e la sua interpretazione musicale cattura perfettamente l’energia e l’essenza di questo genere. La combinazione di chitarre potenti e melodie orecchiabili crea un connubio irresistibile che resta impresso nella mente dell’ascoltatore.
“Piove a Londra“, scritta in collaborazione con il batterista di Nick Hilism, è la prima ballad dell’EP. Attraverso questa canzone, l’artista esplora il tema del viaggio come mezzo per scoprire se stessi. L’uso di strumenti acustici e qualche tocco di folk, amalgamato con l’essenza classica del cantautorato italiano, conferisce al brano una profondità emozionale e una dolce malinconia che colpisce direttamente il cuore dell’ascoltatore. Incantevole il flauto.
“Ricominciamo” si distingue fin dall’inizio grazie all’introduzione goliardica di uno scambio tra Max Giusti e Richard Benson nella trasmissione “I Solati” (TOP, TVB RICHARD). Il brano è caratterizzato da una potente musica Alternative Rock con un riff spaziale ed un ritmo forsennato. Il testo, intriso di un messaggio sociale, affronta temi come l’ambiente, l’omofobia, la guerra. La fusione di melodie potenti e testi impegnati crea un’esperienza d’ascolto coinvolgente e riflessiva.
Il suono del mare e dei gabbiano ci trascina in “Sea of Memories“, la seconda ballad dell’EP, si distingue per le sue tastiere e i suoni sinfonici. Il testo, che parla di amori estivi e delle intense emozioni che ne derivano, cattura l’essenza di momenti fugaci che hanno lasciato un segno indelebile. L’aggiunta di un ritornello in inglese aggiunge un tocco di originalità e un senso di universalità alle parole. Grazie alle sue strutture, progressioni e sonorità, ha delle atmosfere ipnotiche.
Torniamo a rockeggiare forte con “Terra Incognita“, quinta traccia dell’EP, scritta dal batterista e dal bassista di Nick Hilism, rappresenta una deviazione dai canoni tradizionali. Questo brano fuori dagli schemi abbraccia il Progressive Rock moderno, con un ritmo serrato e numerosi cambi di tempo. Belle anche le liriche, dirette e gli intermezzi strumentali. Il testo riflette sul tema della routine che può rendere la vita monotona, ma lancia anche un messaggio di speranza, invitando l’ascoltatore a non smettere di osare.
Degna chiusura di un ottimo lavoro, la rivisitazione del primo singolo di Nick “Ti Cerco Nell’Universo“, cantato con Mario Manzoni ed Ivan Nava, padre di Nick. Una versione più intimista e sinfonica dell’originale. La canzone è molto emozionante e questo è amplificato dalle voci aggiunte e sapere che una è così strettamente legata all’artista ci emoziona ancora di più.
Concludendo, ‘Upside Down‘ non è di certo un disco per tutti, ma per chi ama questo tipo di musica e di diversificazioni questo Ep risulterà davvero una bomba da riascoltare diverse volte.
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