Recensione di “Una canzone”, intimo singolo dell’artista Lucadogs

Lucadogs ci regala con “Una canzone” un pezzo intimo e malinconico, capace di trasmettere un senso di nostalgia dolceamara attraverso un testo diretto e una melodia che sembra accompagnare il flusso dei pensieri notturni. Il brano si muove su atmosfere sospese tra il rap melodico e l’indie-pop contemporaneo, con una produzione che lascia spazio alla voce e alla narrazione emotiva dell’artista.  

Fin dall’inizio, il ritornello si imprime nella mente con la sua ripetitività ipnotica e il suo immaginario notturno: *”Ho scritto una canzone e poi l’ho buttata / Penso le 4:30 che ho fatto nottata / Ogni nuova notte una nuova puntata / Preferivo te accanto a me nel letto struccata”*. Questi versi raccontano l’inquietudine di chi cerca di esorcizzare un’assenza attraverso la musica, ma finisce per cancellarla, come se il dolore fosse troppo forte per essere fissato in una canzone.  

Il brano è una riflessione sulla perdita e sulla nostalgia, giocata su un’alternanza di immagini quotidiane e ricordi che emergono con forza dal passato. Nella prima strofa, il protagonista rievoca momenti di intimità con la persona amata, come guardare MTV insieme e segnare i titoli delle canzoni con una matita. Questi dettagli creano un’atmosfera di autenticità, trasformando la canzone in un diario emozionale. Il verso *”Cose che a nessuno ho detto / Le capisci solo con lo sguardo”* sottolinea la profondità del legame, una connessione che va oltre le parole.  

Nella seconda strofa, il tema della solitudine si intreccia con il ricordo dell’infanzia e dell’adolescenza, momenti in cui l’artista si sentiva già “strano” e in perenne movimento. Qui emerge una componente autobiografica che rafforza il senso di smarrimento, accentuato dall’orgoglio che impedisce di fare il primo passo per riconnettersi con la persona perduta (*”Oggi che posso non voglio / l’orgoglio mi dice che mo io non ti chiamo”*).  

“Una canzone” è un pezzo che si distingue per la sua semplicità e autenticità. Lucadogs riesce a raccontare una storia personale che diventa universale, toccando chiunque abbia vissuto la nostalgia di un amore passato. È una traccia che si ascolta tutta d’un fiato, lasciando un senso di sospensione, come se le emozioni non avessero ancora trovato una vera risoluzione.  

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