Recensione di “Monday Club” nuovo singolo del compositore Gianna

Con “Monday Club”, il compositore Gianna ci invita a entrare in un microcosmo sonoro ipnotico e meticolosamente cesellato, in cui l’elettronica strumentale si fa racconto, suggestione, architettura emotiva. Pubblicato dall’etichetta Gold Leaves Academy e registrato alle Distillerie Produzioni Musicali sotto la guida sapiente di Maurizio Baggio, il brano si presenta come un’esperienza d’ascolto raffinata e immersiva, capace di rivelare nuovi dettagli a ogni ascolto.

L’apertura è graduale, come una città che si risveglia: timbriche sintetiche delicate emergono su una base ritmica, costruendo lentamente un’atmosfera sospesa. È una partenza che evoca il lunedì mattina del titolo – non tanto nel senso della routine, quanto in quello di uno spazio mentale ancora intatto, pieno di possibilità. Gianna dosa con cura i suoni, lasciando respirare ogni elemento, in un equilibrio tra tensione e rilascio.

La produzione di Maurizio Baggio è, come sempre, chirurgica ma mai fredda: ogni suono trova il suo posto nello spettro, ogni frequenza vibra in armonia con l’insieme.  Si percepisce l’attenzione al dettaglio, la volontà di evitare ogni ridondanza: “Monday Club” è una composizione che respira, che suggerisce, che affascina senza mai cercare l’effetto facile.

Non si può non menzionare anche l’apparato grafico curato da Marco Tomassini, perfetto complemento visivo al mondo sonoro di Gianna.

In definitiva, “Monday Club” è una dimostrazione di come anche la musica strumentale possa raccontare, evocare, trasportare. Gianna si conferma un compositore attento, capace di maneggiare materiali sonori con intelligenza e sensibilità, costruendo un linguaggio personale che sfugge alle classificazioni più rigide. Un ascolto consigliato non solo agli amanti dell’elettronica, ma a chiunque cerchi nella musica un luogo in cui perdersi – o ritrovarsi.

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