Recensione di Lacune, nuovo Ep de Il Goffo, un artista che ha tanto da dire

Disponibile dal 16 giugno scorso, ‘Lacune‘ è il nuovo Ep di Flavio Bellin in arte “Il Goffo“, un progetto iniziato nel 2020. Precedentemente un percorso pieno di soddisfazioni per il rapper e cantautore classe ’91, sotto lo pseudonimo di Hiro,  in apertura dei Main Artist del genere ( Club Dogo, Bassi Maestro, Two Fingerz, Inoki, Vacca ). Per questa sua ultima uscita ha collaborato con i musicisti e produttori RAGNO (Andrea Ragnoli) e Elliot (Filippo Zanin) 

Lacune è un EP in 6 tracce, di cui una bonus track (cover di Mardy Bum risuonata con la band e con un testo completamente rivista) dove scopriamo un artista che ha un mondo di cose da dire, che vuole colmare queste lacune con rabbia e sentimento. E’ una preziosa testimonianza di fatti avvenuti, vuoti di memoria, incontri e perdite. Questo è un progetto sperimentale e diverso rispetto al passato de Il Goffo, come suggerisce il significato stesso del termine “lacuna”. Questa mancanza di continuità rispetto al suo precedente lavoro dimostra la sua volontà di esplorare nuovi orizzonti artistici e di sfidare se stesso come artista.

Una delle prime cose che colpiscono di “Lacune” è la capacità della scrittura dei brani. Il Goffo ha l’intelligente di analizzare e sanare i propri difetti, e lo fa con una sincerità ed una riflessione che coinvolge l’ascoltatore in modo tangibile. Le sue parole sono un viaggio emozionale che tocca corde profonde e permette al pubblico di connettersi con le sue esperienze personali. Ogni canzone è un tassello del suo percorso, un modo per legittimare scelte e posizioni prese.

La metrica di “Lacune” è un’altra componente che merita lode. Il Goffo dimostra una padronanza nel plasmare le sue parole e farle scorrere in modo armonioso sulle basi musicali. La sua abilità nel combinare rime, giochi di parole e figure retoriche conferisce una fluidità innegabile all’EP.

Ma non è solo nella scrittura e nella metrica che Il Goffo eccelle, è anche nell’interpretazione che dimostra il suo talento indiscusso. La sua voce è espressiva e versatile, capace di passare da toni intimi e riflessivi a momenti di grande intensità emotiva.

Ad aprire la tracklist è il brano “Ne oggi ne mai” dove l’artista si cimenta in un pezzo dove il basso ci trascina ed è cuore di una base pop rock e ci fa capire sin da subito in che mondo ci troviamo. La voce è perfetta sul tempo e le liriche sono sincere e crude con una ottima interpretazione sulle tematiche sopracitate. Tematiche che ricorrono anche in “Dovunque” che risalta una chitarra elettrica potente ma che lascia comunque sempre in primo piano la storia raccontata. Questo frutto anche di un ottimo lavoro di post produzione.

La title track “Lacune” è un susseguirsi di immagini che ritraggono la fine di un rapporto di coppia su una base pop rock con infiltrazioni di suoni moderni. Sicuramente un bel pezzo radiofonico.

Di “Scialuppe” ci ha colpito soprattutto il ritornello che presenta una progressione e un uso dei suoni dal sapore rock anni ’80.

Scartato” è un altro pezzo verosimilmente autobiografico che racconta le cadute dell’artista che comunque canta in un momento di rivalsa ed in cui consiglia anche a chi si trova o si è trovato nella stessa situazione. Chiude la scaletta la cover e bonus track Mardy Bum.

In conclusione, “Lacune” è un EP di grande valore artistico, in cui Il Goffo dimostra la sua maestria nella scrittura, nella metrica e nell’interpretazione. Le canzoni sono sincere e profonde, offrendo un’introspezione nella mente e nel cuore dell’artista

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