Recensione di Gone dei BlueSide aspettando il nuovo album: se questo è un assaggio sarà una bomba

Dopo Alive, i BlueSide tornano con un nuovo pezzo dal 30 giugno, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e download. E se per il vbrano precedente abbiamo recensito in maniera positiva, dobbiamo dire che con questo nuovo lavoro i 4 ragazzi…si sono superati: il singolo si chiama “Gone

Ricordate la famosa mitragliatrice di Rambo, specie quella sul finale del secondo capitolo della saga? Bene. Se confrontata alla batteria che risuona in questo pezzo, quella del buon John appare come una semplice pistola ad acqua. Per cui complimenti al batterista.

Continuando a parlare per quanto riguarda la composizione, un’altro cenno fondamentale va dato al basso, che con il suo riff ed il suono scelto ed usato, sarebbe bastato da solo per creare una ritmica coinvolgente. Nell’intro infatti, dove egli è protagonista, è un gigante che ci piace da morire, preciso, e semplicemente bello con un suono caldo da che si sposa perfettamente con quello che tratta la canzone in quel frangente.

Le sei corde ovviamente non possono non mancare e al bisogno ruggiscono puntuali come il leone dietro la gazzella, quando la canzone si apre ed urge il ruggito della chitarra. Un’altro strumento che sembra essere stato creato apposta per questo genere è quello vocale: un timbro azzeccato, pulito al punto giusto, che si muove agilmente su una melodia accattivante che amalgamata alla base crea questa Gone, in cui i BlueSide dimostrano, oltre che di essersi superati, che riescono ad essere distinguibili e riconoscibili, in un mondo punk anglofono dove la tendenza ad essere un pò tutti troppo uguali è abbastanza costante. Questa volta lo fanno prendendo spunto ed inserendo ispirazioni musicali più metal ed emo rispetto al solito e con un testo particolare, che comunque segue la scia dei loro lavori precedenti, anche se in modo più astratto, o addirittura “astrale”.

Il ritmo incalzante crea un’atmosfera carica, che si riflette sia nella strumentazione che nel testo della canzone. Le liriche (come la musica) girano intorno ad un evento, un incontro dalle alte aspettative, un incontro aspettato e pregato per tutta la vita per un possibile cambiamento e miglioramento del proprio mondo e della propria vita: “Can you feel it?” è l’invito immediato che ci viene lanciato, aprendo le porte ad un universo di emozioni intense.

Il desiderio di connessione e la preghiera di una vita migliore emergono con forza, accompagnati dalla consapevolezza dell’arduo cammino che li ha portati fino a quel momento.

Nel corso del brano, il mondo interiore del protagonista viene ribaltato, scuotendo le fondamenta delle sue certezze. “Hit me with your best shot” diventa il grido di battaglia, un invito ad affrontare tutte le sfide e a superare il dolore che ha accompagnato il suo cammino fino a quel punto. La promessa è che tutto quel dolore sia ormai scomparso per sempre.

“Can you hear me?” chiede il cantante, lasciando trasparire il suo tormento interiore. La sua voce si fa vibrante di vita, ma allo stesso tempo ci rivela l’amarezza di una vita priva di significato. Non sta bene, non si sente bene, e non capisce il motivo di questa condizione. È un grido di disagio e di frustrazione, accompagnato da una riflessione sul senso della vita stessa.

La canzone si chiude con il riff di chitarra che diventa ancora più travolgente creando una bomba sonora che mette il punto esclamativo al pezzo.

Con “Gone”, i Blueside dimostrano ancora una volta di essere una band capace di catturare l’essenza del punk e di trasmetterla con passione e intensità, che raggiungerà il culmine con l’uscita del loro nuovo ed atteso album.

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