Filippo Poderini, con il suo brano “Dopamina”, ci regala un pezzo ricco di introspezione e malinconia, dove il suono si fa compagno ideale per l’esplorazione dei sentimenti di solitudine, dipendenza e la ricerca di nuove opportunità. La canzone si immerge in un’atmosfera elettricamente pulsante, in cui ritmiche post-punk si mescolano a un vapore elettronico dalle tonalità cupe, creando un ambiente sonoro che cattura e al tempo stesso aliena l’ascoltatore. Un sound che richiama, come indicato nella descrizione, band come i Molchat Doma, con il loro darkwave avvolgente, ma anche il pop sensibile di artisti come Kid Laroi, che rendono “Dopamina” un pezzo di facile fruizione ma mai banale.
Il brano si costruisce attorno al concetto di dopamina, un neurotrasmettitore che regola il piacere e la ricompensa, ma anche il ciclo del sonno. In un’epoca in cui siamo continuamente bombardati da stimoli immediati e gratificazioni veloci, Poderini si interroga sulla dipendenza che possiamo sviluppare verso il piacere istantaneo, ma anche sul bisogno di “coraggio per i nuovi inizi”. Il testo si fa riflessivo, evocando una sorta di lotta interna tra il desiderio di distrazione immediata (simbolizzato dalla dopamina) e la necessità di affrontare realtà più scomode e autentiche, come il bisogno di chiudere con il passato per abbracciare il futuro.
La frase “Per un nuovo inizio serve un altro po’ di coraggio” diventa un manifesto di chi sta cercando di rimettersi in gioco, ma è consapevole di aver già speso parte della propria forza emotiva per scelte sbagliate. In questo contesto, il brano affronta una continua ricerca di equilibrio tra il desiderio di cambiamento e la difficoltà di liberarsi dalle abitudini tossiche, in un gioco di dipendenza che va oltre la sola questione fisica e si fa esistenziale. “Dopamina non mi basti neanche per stasera” diventa quasi un’autoaffermazione di quanto il piacere fugace e l’euforia momentanea non siano mai sufficienti, perché il vero bisogno dell’autore è trovare una serenità che non dipenda da fattori esterni.

Il tema del “coraggio per i nuovi inizi” si scontra poi con una profonda vulnerabilità, un’incapacità di affrontare davvero la solitudine. La frase “se fossi così bravo a stare da solo lo direi meno spesso” tradisce una difficoltà nel rimanere con sé stessi, un desiderio di compagnia che è allo stesso tempo una necessità emotiva e un ostacolo alla crescita personale. Questo contrasto tra la ricerca di libertà e il timore di affrontare le proprie paure è centrale nel testo, che non si nasconde dietro illusioni di perfezione ma si fa portatore di un messaggio di umanità, in cui la lotta interiore è la vera protagonista.
“Dopamina” di Filippo Poderini è un brano che sa essere profondo senza diventare pretenzioso, capace di raccontare con grande sensibilità l’esperienza di chi si trova a fare i conti con i propri desideri, le proprie insicurezze e le difficoltà dell’autosufficienza emotiva. La fusione di sonorità elettroniche e post-punk con un testo sinceramente autobiografico conferisce alla canzone un’atmosfera unica, che lascia il segno senza strafare. In definitiva, è una traccia che porta con sé sia il conforto di un sound riconoscibile, che l’inquietudine di una riflessione mai banale, perfetta per chi cerca nella musica un modo per esplorare le proprie contraddizioni.

CONTATTI
IG: filippo_poderini_
YT: https://www.youtube.com/@FilippoPoderini
Spotify:
https://open.spotify.com/intl-it/artist/747iR0nPiC0rIVzYj7IiKKsi=WRBBgzUCQ4OfrzuFcMmftA