Con “Comunque Libera”, Piergiorgio Tedesco firma un inno alla libertà femminile che non solo celebra l’emancipazione, ma lo fa con una carica emozionale e musicale che rende il messaggio potente e diretto. Il brano, una ballata pop-rock che si colloca perfettamente nella tradizione della canzone d’autore italiana, trova un equilibrio tra melodia evocativa e testo incisivo, ponendosi come un manifesto sonoro per la libertà delle donne.
Il testo di “Comunque Libera” è un mosaico di affermazioni decise, dove ogni verso ha il sapore di uno slogan che potrebbe campeggiare su uno striscione durante una manifestazione. Frasi come “Libera di rendere migliore il mondo” e “Libera di uscire la sera e di rientrare senza paura, insieme o da sola” non sono solo versi, ma dichiarazioni di intenti che incarnano un desiderio di cambiamento sociale e culturale. L’uso ripetuto del termine “Comunque” rafforza il concetto di una libertà inalienabile, non soggetta a compromessi o restrizioni.
Il contributo del giovane rapper “DoppiaPaura” aggiunge una sfumatura urbana al brano, ampliandone la portata e il linguaggio espressivo. La sua presenza dona alla canzone una contemporaneità che la rende accessibile a un pubblico giovane, senza snaturarne la profondità.
Musicalmente, “Comunque Libera” si muove su coordinate pop-rock con un arrangiamento curato da Simone Ferrero. La melodia, sorretta da una strumentazione essenziale ma incisiva, lascia spazio alla voce di Tedesco, che interpreta il brano con una sensibilità palpabile. La chitarra, protagonista di molte sezioni, conferisce al pezzo un’energia che bilancia la dolcezza del testo, mentre la sezione ritmica sostiene il brano con un groove deciso ma mai invadente.
La produzione, affidata al Ciabot Studio di Carignano (TO), garantisce una resa sonora limpida e ben bilanciata, esaltando le dinamiche del pezzo senza sovraccaricarlo. L’arrangiamento evita inutili virtuosismi, concentrandosi piuttosto sulla costruzione di un’atmosfera che valorizza il messaggio della canzone.
Il video, diretto da Tommaso Sgrizzi, traduce in immagini il senso collettivo della canzone, dando spazio ai volti delle donne e utilizzando cartelli con i versi del brano come strumenti di comunicazione visiva. La scelta registica di puntare su una dimensione corale sottolinea la natura universale del messaggio, rendendolo ancora più impattante.

“Comunque Libera” è più di una canzone: è una dichiarazione di intenti, un pezzo che si inserisce con forza nel panorama musicale contemporaneo senza perdere il contatto con la tradizione della canzone d’autore. Piergiorgio Tedesco riesce nell’intento di creare un brano che non solo emoziona, ma invita alla riflessione e all’azione. Un pezzo necessario, potente e destinato a lasciare il segno.

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