L’attesissimo album di debutto di Unkle Kook, “Coming In Bunches“, è una testimonianza dello spirito puro del rock ‘n’ roll. Abbracciando il vigore e l’autenticità del genere, la band ha optato per un approccio di registrazione dal vivo, catturando la loro forza musicale primordiale su nastro. Il risultato è un paesaggio sonoro vivido e grintoso che emana quasi un’essenza tangibile.
La produzione dell’album, curata da Andrea Scardovi (Duna) presso il Duna Studio, è di altissima qualità, permettendo alla potenza e all’energia delle esecuzioni di brillare. Ogni strumento è perfettamente bilanciato, consentendo a ogni dettaglio sonoro di emergere in modo chiaro e definito.
La maestria strumentale della band è evidente in ogni traccia, con particolare attenzione alle chitarre elettriche che creano muri di suono avvincenti. Le influenze surf sono sempre presenti, ma sono abilmente fuse con elementi psichedelici e ritmi latin, creando un sound unico e coinvolgente.
“Coming In Bunches” è un vento fresco che soffia attraverso la scena musicale, portando con sé un’esplosione di suoni che abbracciano la vera essenza della surf music. Ogni traccia è come un dipinto musicale che narra una storia, un racconto che si svela con maestria. È quasi come se le canzoni prendessero vita propria, trasformandosi in una colonna sonora immaginaria che si sviluppa nella mente dell’ascoltatore. Come leggere un romanzo che offre la libertà di immaginare personaggi e scene, l’ascolto di questi brani permette di costruire il proprio film mentale, in cui le note e le melodie si fondono con immagini vivide.
La magia di “Coming In Bunches” risiede nella sua capacità di mescolare sapientemente influenze e stili diversi. Le tracce si susseguono in un flusso continuo di evoluzione e innovazione sonora, trasportando l’ascoltatore in un viaggio affascinante e imprevedibile. “Rango” ci porta in un’arida terra rossa, mentre “Sert Beat” ci colpisce con un’energia punk che vibra nelle vene. La varietà di strumenti e influenze presenti in “Cicek Dagi” ci trasporta in un turbinio di sonorità balcaniche, mentre il sax di Tommaso Quinci regala un tocco di autenticità turca.
“Flooded Saloon” è un’esperienza sensoriale completa: il ritmo caraibico delle percussioni si fonde con chitarre dalle tinte noir dello shoegaze, evocando immagini di spettacoli polizieschi degli anni ’70. “Astro” si distingue per la sua ricerca sonora ricercata e avvincente, mentre “Hot Sand” ci incanta con il suo sex-appeal acuminato e gli imprevisti ironici che si svelano nel corso del brano.
Gli Unkle Kook dimostrano una maestria incredibile nel gestire un vasto repertorio di influenze, unendo il tutto con un suono coeso e ben definito. L’album, registrato in presa diretta su nastro, cattura l’energia e l’autenticità di una performance dal vivo, aggiungendo un tocco di ruggine e fascino vintage.
“Coming In Bunches” è un’opera che sprizza personalità, sfidando l’estetica predefinita e avventurandosi in territori musicali audaci. Gli Unkle Kook hanno creato un album che accenderà la vostra immaginazione e vi farà ballare al ritmo incalzante della surf music reinventata. Non lasciatevi sfuggire questa avventura sonora, perché vi lascerà senza fiato.
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