Con “Canzoni per nessuno”, Leonardo979 consegna un’opera che è insieme un’ode all’autenticità e un diario crudo della condizione umana. Questo album non è solo musica, ma un’esperienza emotiva che si snoda tra il degrado urbano, i silenzi interiori e il desiderio inesausto di dare un significato al caos dell’esistenza. È il ritorno maturo di un artista che ha saputo trasformare frammenti del passato in una narrazione intensa, che parla a chiunque abbia mai sentito il peso della disillusione.
Il progetto è un remaster del suo primo EP del 2010, arricchito da due nuovi brani: Fango e l’inedito “Ma la vita è un’altra cosa”. La scelta di riprendere brani come “Decadenza”, “Jack”, “Quasi Randagio” e “Cielo su Belgrado” dimostra il legame profondo di Leonardo979 con le sue origini artistiche, ma anche la volontà di rileggerle con la consapevolezza acquisita nel tempo. Il risultato è un equilibrio perfetto tra il grunge e l’alternative rock degli anni ’90 e una sensibilità moderna, che rende il sound ruvido ma incredibilmente evocativo.
I testi sono il cuore pulsante dell’album: viscerali, profondamente umani, capaci di dipingere immagini potenti con poche parole. Ogni brano è un tassello di una narrazione che esplora il senso di smarrimento e il confronto con una realtà spesso distante dalle aspettative.

“Decadenza” apre il disco con una dichiarazione di rifiuto verso il mondo esterno, un manifesto di ribellione che esplora il disagio di chi cerca autenticità in un panorama sempre più vuoto. La voce di Leonardo979, sospesa tra spoken word e melodia, trasmette una vulnerabilità palpabile.
“Jack” è il personaggio simbolo del disco, un uomo al confine tra ciò che potrebbe essere e ciò che non sarà mai. È una storia universale raccontata con uno sguardo intimo, che cattura la tensione tra desiderio e stasi.
“Cielo su Belgrado” è una fotografia sonora: la bellezza urbana coperta da una coltre di neve e nebbia. Qui, la musica si fa atmosferica, costruendo un paesaggio sonoro che amplifica il senso di isolamento e malinconia.
Con “Quasi Randagio”, l’album si spinge ancora più in profondità nell’introspezione. È un dialogo incessante con l’io più profondo, un brano che vibra di una sincerità disarmante.
“Fango” è un’aggiunta cruciale: una metafora perfetta per la condizione umana, dove tutte le emozioni – belle o brutte – si mescolano in un unico luogo. Musicalmente, è il brano più sporco e viscerale, con un arrangiamento che riflette la sua origine grezza e istintiva.
Infine, “Ma la vita è un’altra cosa” chiude il cerchio con una consapevolezza che è sia amara che liberatoria. Il testo, frutto di quindici anni di riflessione, è una delle liriche più incisive di Leonardo979, un epilogo che svela il senso di tutta l’opera: la vita è fatta di spiragli, di attimi che sfuggono, ma che valgono la pena di essere vissuti.
“Canzoni per nessuno” non è un album che si ascolta distrattamente: richiede attenzione, introspezione e una certa disponibilità a guardarsi dentro. Leonardo979 ha creato un’opera che parla a chiunque abbia mai sentito il bisogno di cercare il senso delle cose, anche quando questo senso sembra impossibile da trovare. La sua capacità di fondere parole e musica in modo così autentico e toccante lo conferma come un artista unico nel panorama italiano.
Un album che non si dimentica facilmente, un viaggio che merita di essere intrapreso. Perché, in fondo, queste canzoni non sono davvero “per nessuno”: sono per chiunque sia disposto ad ascoltare.

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