La Banda POPolare dell’Emilia Rossa ha dimostrato, ancora una volta, di essere un gruppo musicale con uno spirito inarrestabile e una dedizione autentica verso la musica come strumento di cambiamento sociale e politico. Con il loro quarto album, “Sempre dalla parte del torto,” la band cattura la vera essenza della lotta contro l’oppressione e il sistema capitalista.
Il titolo stesso dell’album rappresenta la chiave per comprendere la filosofia della Banda POPolare dell’Emilia Rossa: “Sempre dalla parte del torto.” Questa è una dichiarazione di intenti che sottolinea il loro impegno a sostenere coloro che vengono esclusi dalla cultura mainstream e che combattono contro l’omologazione e l’ideologia individualista. La musica diventa il veicolo per diffondere messaggi di pensiero critico, cultura e partecipazione, e il loro obiettivo è nobile e ispiratore.
Il disco è un viaggio in 10 tracce, di cui 4 singoli che hanno già riscosso un grandissimo successo di pubblico e critica. Parliamo di “Bella Ciao“, “Domani ti sparo“, “Lei” e “Lo sceriffo della mia città“.
Proprio questo ultimo titolo apre la tracklist: in collaborazione con ‘O Zulù dei 99 Posse, emerge una critica acuta e impegnata verso l’attuale governo. La canzone affronta temi scottanti come l’immigrazione, la discriminazione, i diritti civili e l’aborto, mettendo in evidenza le ingiustizie perpetrate dal potere politico. Attraverso un tono ironico, “Lo sceriffo della mia città” prende di mira la politica e i falsi valori sostenuti dalle amministrazioni e dal governo stesso. La canzone denuncia la politica repressiva verso l’immigrazione e la povertà urbana, affrontate come colpe individuali da punire per preservare decoro e interessi economici. Molto bello il ritornello cantato in napoletano.
Passando tra le sonorità arabeggianti di “Lei” si arriva ad un altro pezzo interessante dell’album, ovvero” Aemilia Paranoica” Il titolo è un mix tra “Emilia Paranoica” dei CCCP – Fedeli alla Linea e il processo “AEmilia”, ed attraverso un sound estremamente POPolare affronta il tema della presenza della mafia anche nella loro regione.
“Sasà e il secondo secondino” è un pezzo musicalmente da pelle d’oca. La canzone inoltre parla della morte di nove detenuti avvenuta dopo l’irruzione delle forze di polizia nel carcere di Modena durante una rivolta scoppiata, in cui Sasà (una delle vittime) parla a nome di tutti i detenuti. ” In fabbrica” è sicuramente il pezzo più autobiografico dell’album che con la partecipazione vocale di Marino Severini su un sound coinvolgente racconta di questo rapporto di “amore/odio” (di sicuro più amore) tra gli operai e la fabbrica stessa.
“Salomon’sTube” apre la seconda metà del disco. Un pezzo futuristico e che parla dal futuro: una nuova generazione guarda indietro e ironicamente racconta l’epoca attuale, dove il lavoro è schiavizzato dai social.
Poi “La fabbrica di mattoni” che con un bellissimo arpeggio chitarristico e la voce calda ed estremamente espressiva ci porta verso un’altra brano già estratto come singolo, ovvero “Domani ti sparo” in featuring con Kento che rappa su una base tre il latino ed il reggaeton. Il brano cita nomi noti come Flavio Briatore, Lapo Elkann o Chiara Ferragni, all’, interno di liriche che disprezzano quella che è nominata come “Ricchezza per pochi”. “Always Antifa” è un tributo al movimento “Black Lives Matter”cantato in italiano, inglese e francese. La musica si muove su sonorità “metal rap” con il sostegno delle taglienti rime e di Sadix, Mr. COme eMarcello Coleman.
Chiude la scaletta “Bella Ciao” una rielaborazione dello storico inno partigiano, già pubblicato il 25 aprile dello scorso anno.

Le tracce dell’album sono variegate e belle, con una varietà di suoni e stili che riflettono l’approccio internazionalista della Banda. Ogni brano è intriso di sincerità, dimostrando una padronanza artistica e capacità di comunicazione.
Ma ciò che colpisce di più è il senso di comunità e di unione che pervade l’album. La Banda POPolare dell’Emilia Rossa dimostra di avere una connessione autentica con i loro fan e sostenitori, come dimostrato dalla campagna di crowdfunding di successo che ha finanziato interamente il disco. Questo testimonia la capacità del gruppo di creare un legame emotivo con il proprio pubblico, una comunità di persone unite dal desiderio di promuovere un cambiamento positivo attraverso la musica.
La Banda dimostra ancora una volta di essere una forza unificante, capace di creare un legame forte con il proprio pubblico e di stimolare riflessioni profonde sulla società e sulle proprie azioni. Con “Sempre dalla parte del torto,” la Banda POPolare dell’Emilia Rossa riafferma la propria posizione come un gruppo musicale non solo talentuoso, ma anche in missione per il cambiamento e l’unità. Ovviamente un lavoro che vedrà la simpatia di una certa fetta di pubblico, ma che, oggettivamente, non possiamo che lodarlo per il suo lato musicale.

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