Recensione: “Biglietto di sola andata” di Il Leo

“Biglietto di sola andata” è il primo singolo del nuovo progetto solistico de Il Leo, Leonardo Ignesti all’anagrafe, musicista fiorentino classe 1980, e che anticipa un nuovo lavoro che vedrà la luce nel 2022 ovvero “Nudi alla Luna”

Prima di parlare del brano facciamo un excursus su quella che è stata la sua carriera fin’ora: chitarrista autodidatta da giovanissimo forma subito le prime cover band che gli daranno modo di sperimentare e trovare la propria strada. E’ con la sua storica band, gli “Ex Novo”, alla fine degli anni 90, che inizia un produzione ed un percorso live molto pieno e regolare che li porteranno ad avere un ottimo interesse e successo mediatico:  si ricorda la finale di Emergenza Rock Festival al Tenax di Firenze con il brano “Mi rubi l’anima”. Nel 2004 la band si scioglie ma Leonardo continua la propria attività di live performer; si diploma inoltre presso l’Accademia musicale Lizard e partecipa ad un corso di Songwriting presso la Scuola Holden di Torino, durante il quale riesce a mettere a fuoco le proprie capacità di scrittura e a concentrarsi su quelle che sono le caratteristiche del proprio modo di scrivere canzoni.

Ma arriviamo ad oggi, anzi, al 22 ottobre scorso quando esce “Biglietto di sola andata” che è, come detto, il primo singolo del nuovo progetto solistico di Il Leo. Si presenta alla grande: ottima produzione musicale, ottimo video. Davvero complimenti, oltre che a lui, a chi ha lavorato al mix e master ma anche al videoclip.

La sua maturità artistica è ormai chiara. In questo pezzo Leonardo si mette completamente a nudo regalandoci forti emozioni: una riflessione fatta in un momento particolare della propria vita, momento scandito anche dalla forte situazione covid, quando in certo senso si tira anche qualche somma e ci si rende conto che in fondo, quello di cui avevamo bisogno non dovevamo cercarlo altrove, ma era lì vicino a noi nelle cose più semplice e soprattutto nella nostra quotidianità. Davvero delle ottime liriche quelle di questo brano, che insieme alla linea melodica ricordano il pop degli anni d’oro, quelle ballate che oggi purtroppo non si sentono più e di cui ne avremmo tanto bisogno.

La voce de Il Leo, davvero calda e bella, scandisce questa piccola poesia in musica sorretta da un arrangiamento molto ricco e curato al dettaglio, dove ogni strumento vive per l’altro e insieme raccontano una storia fantastica. Non ci sentiamo di dire che ce n’è uno che prevarica sull’altro perchè tutti insieme creano davvero una atmosfera magic che cresce nel ritornello che si fa molto orecchiabile e si fa cantare e riascoltare molte volte. Davvero un opera prima di grande valore.

Non ci resta che goderci ancora questo brano che, come detto, non stanca e si fa ascoltare molto e molte volte ed aspettare con curiosità il 2022 con i nuovi progetti de Il Leo

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