Recensione di ’10:02′, nuovo album di leonardo979: un lavoro pazzesco e fuori dagli schemi

E’ uscito lo scorso 17 marzo il nuovo concept album dell’artista romano leonardo979, che circa un’anno dopo ‘Overdrive Motel, torna con un’album totalmente fuori dagli schemi radiofonici: parliamo di 10:02.

12 tracce in cui il fil rouge è sua maestà ‘il tempo’ visto nelle sue tante e quasi indecifrabili sfaccettature. 12 tracce proprio come 12 sono le lancette dell’orologio. Questo è solo uno degli esempi per indicare che in questo lavoro, seppur indipendente, davvero nulla è stato lasciato al caso. “Caso” che forse (o forse no) è intervenuto almeno per quello che riguarda il titolo dell’opera: 10:02 è infatti l’orario che, per un certo periodo della sua vita, Leonardo vedeva sempre dopo sveglio, ripetutamente e puntualmente sempre quello. Forse un segno del destino che punta fortemente su questo disco? Vedremo.

Questo album è stato scritto nel corso degli ultimi 18 anni (alcuni pezzi sono anche più datati) ; musicalmente spazia fra vari generi, dal metal all’elettronico ed il folk e a differenza dell’album precedente questo è cantato tutto in italiano.

Come anticipato è un lavoro fuori dagli schemi radiofonici: lunghe introduzioni, assoli cazzuti e ampi, ampi minutaggi e una atmosfera creata dall’artista, che in certi tratti possiamo definire addirittura ipnotico – onirica. La produzione è ottimale e senza sbavature, le composizioni mature e ricercate…e forse difficili per alcuni. Affermiamo fermamente che non è di sicuro un album per tutti, ma le orecchie più raffinate non potranno che apprezzare cotanto lavoro.

E’una traccia strumentale quella che apre l’album, ovvero ‘Veglia‘. Attenzione a questa prima canzone perchè ha all’interno tutto un mondo altamente spirituale ed è divisa in diverse fasi, fino a concludersi con una richiesta di risveglio all’uomo. Le illusioni, pezzo che segue, è una brano rabbioso. Soli di 6 corde lunghi ed un testo abbastanza conciso e diretto, interpretato dalla voce grintosa dell’artista.

Un’altro strumentale, ‘Il dubbio‘, che con le sue difficili variazioni, lascia poi il passo a “Novembre“dove la storia inizia ad essere più concreta.

Guardami passare‘ è il brano che abbiamo preferito fra tutti: musicalmente rasenta la perfezione, ricco, pomposo senza mai essere stancante o eccessivo, bello, devastante e accomodante. “Con una preghiera tra i denti” è forse la più “italiana” tra le canzoni, trasmettendo molto del rock nostrano anni ’90.

La pacatezza folk di ‘Non è mai abbastanza‘ anticipa la rassegnazione di ‘Mille pezzi‘ e ‘Spazio buio‘.

Strade è uno strumentale pianistico con il minor minutaggio che riprende il tema de “Il dubbio” ma in maniera più lineare. Poi il risveglio con ‘Il primo passo‘. Qui nessuna intro. La voce di leonardo979 spalanca le porte di un pezzo poeticamente bello e musicalmente ingannevole, diventando infatti introspettivo quando ti aspetti una apertura.

Girotondo” chiude il disco. Una specie di filastrocca futurista con liriche e metriche che ricordano uno stile che fu di Rino Gaetano.

Un album squisito dunque questo 10:02 che, chi saprà apprezzare, vorrà sicuramente averne una copia a portata di mano perchè è un lavoro che f sentire la sua mancanza.

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