Esce sulle piattaforme digitali, in tutti i digital stores ed in formato fisico, il 24 novembre 2023, FUOCO DI PAGLIA la prima opera organica da solista di RAESTA, moniker di Stefano Resta, cantautore polistrumentista, già impegnato da tre anni nel progetto in duo con i RAESTAVINVE’.
Cinque brani che, in maniera simile alla tendenza del cantautore, si muovono declinando diverse sfumature di una poetica per la maggior parte alternative rock. Il disco è stato registrato, a eccezione dell’ultima traccia, acustica, in due sessioni presso il NATURAL HEAD QUARTER STUDIO di Ferrara di MANUELE FUSAROLI (Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro Degli Orrori, Bugo, Nada, Mezzosangue, Management, Le Luci Delle Centrale Elettrica, Luca Carboni e tanti altri), produzione artistica a cura di MICHELE GUBERTI, ed esce per ALKA RECORD LABEL.
Noi lo abbiamo intervistato!
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Ciao Raesta, ci racconti qualcosa di te?
Ciao e grazie dell’invito. Qualcosa di me? Sono un cantautore per necessità e un medico per diletto. Mi piace cristallizzare in musica e canzoni alcune suggestioni ed emozioni che vengono dalla mia vita quotidiana. Con risultati a volte fortunati, a volte meno. Vivo e lavoro a Roma ma sono pugliese, di una città che si chiama Corato.
Che idee e che suoni contiene il tuo nuovo ep, “Fuoco di Paglia”?
Se parliamo di contenuti le idee contenute giungono da riflessioni abbastanza soppesate, su ciò che penso di aver intuito nel corri-corri di ogni giorno. Il tutto colorato e connotato dalle suggestioni che le hanno ispirate.
Riguardo il suono invece da un po’ di tempo mi piace l’estetica del french-pop; da molti anni mi appassiona l’altrock e l’indierock, e non disdegno la musica elettronica. L’idea è quella di mescolare un po’ tutto questo e cantarci sopra liberamente.
Perché hai scelto “Ehi Monsieur” come primo singolo?
E’ stato il primo brano nato interamente dalla collaborazione con la realtà del Natural Head Quarter Studio di Ferrara con Michele Guberti, Manuele Fusaroli e Massimiliano Lambertini. E’ un brano che non le manda troppo a dire, e per me questa era una caratteristica che andava in qualche modo premiata. Dentro c’è l’energia che spero connoti il più possibile le mie prossime produzioni. E’ importante, avendo un folle amore per la musica tecno e dance, che in qualche modo si abbia un bel ritmo coinvolgente, e questo, grazie a Michele Guberti Manuele Fusaroli e Max Lambertini si trova in Ehi Monsieur…
Che cosa racconti in “Ragazzi marsigliesi”?
Ho sempre strane sensazioni quando torno a casa mia: quella dei miei intendo. Il sentimento di gioia del ritorno alla casa si mischia ai pensieri, alle mille preoccupazioni della vita presente. Quando ho scritto ragazzi marsigliesi avevo appena conosciuto a roma un gruppo di persone, di amici francesi, quelli di colei che sarebbe diventata mia moglie. Sono stato accolto da loro, in una fase della vita che credevo non potesse donarmi tanto. La lettura di un passo del libro “Hippie” di Paulo Coelho prima di dormire che parlava del contrasto tra la voglia di viaggiare e quella di tornare a casa ha fatto il resto! Mi sono risvegliato nel cuore della notte con la canzone nella testa…
Chi sono i tuoi punti di riferimento musicali?
Sicuramente a livello internazionale il mio punto di riferimento è Thom Yorke, e i Radiohead, Damon Albarn e i Blur. Mi piacciono molto gli Alt-j, Tame Impala, Bon Iver, Pomme, Julien Dorè, Billie Eilish. In Italia De Andrè, Battisti, Fiorella Mannoia, Fossati, Riccardo Sinigallia, Daniele Silvestri, Francesco Di Bella, Fulminacci, Motta, Iosonouncane.
Dove possiamo venire a vederti dal vivo?
Per Il primo momento la presentazione live dei pezzi dell’ep, in versione acustica avverrà in occasione del concerto di Diana Tejera al Together Mansion il 7 dicembre, in seguito il 17 dicembre a bergamo, sempre in acustico. Le date sono ancora in via di organizzazione e le comunicherò sui miei canali, soprattutto raesta_ su IG.