Quanta promessa c’è nel primo album dei Guatemala “Bravi Tutti”

«E poi vorrei passare un dito su di te, come un pennello,

Sulla sagoma del tuo ricordo per pulirlo

Per disegnare un’immagine di me, che si incastri col tuo corpo senza rovinarlo»

Si tratta di Mononucleosi, la focus track di BRAVI TUTTI, il primo album dei Guatemala. E sì, possiamo considerarli una vera e propria promessa nel panorama musicale italiano.

Sound fresco, energia da vendere, musica mai scontata e parole dritte come proiettili.

Il disco si presenta ricco dall’inizio alla fine: scrittura e musica mai banale, indagine allo stato puro e un’energia fuori dal comune. Zero auto-tune, zero finzione: è tutto vero. L’album “Bravi Tutti percorre un viaggio nell’autoconsapevolezza di giovani esseri umani che indagano il mondo e si interfacciano ad esso masticando e tentando di scansare il senso di smarrimento tipico della transizione verso la vita da adulti.

Un set che denuncia la banalità

Il video è ambientato in un supermercato, set perfetto per fare da sfondo al dibattito avviato dalla band contro l’emulazione all’interno del mercato musicale, di un prodotto già “venduto”, errore comune negli artisti che vogliono e devono far tutto da soli. Esistono milioni di prodotti low cost ultra vendibili ma con scarsi risultati: la chiave proposta dai Guatemala è di collaborare artisticamente fra pari, restituendo il lato umano alla creazione artistica. Bravi tutti, sì, ma è la contaminazione artistica a rafforzare l’unicità.

Mononucleosi: un brano e una malattia che resta in circolo

L’indie pop incontra sonorità neo soul, un brano sintetico e denso di conflittualità. Nell’ottica del disco che esorcizza il rapporto con gli altri capace di plasmare, la malattia del bacio è volontà di ammalarsi ed emanciparsi in una relazione tossica. Groove fitti, flow fresco e semplice, melodie aperte nei ritornelli che recuperano la classica canzone italiana. L’amore immaturo sotto un punto di vista di crescita e accettazione della sua natura controversa. Una malattia che resta in circolo.

Bravi tutti, soprattutto i Guatemala

Da soli non si sopravvive e la musica si fa insieme. Affrontiamo con ironia l’autoreferenzialità che è uno scoglio per ogni artista, sfogandoci col sound scanzonato e intenso di questo brano. Pensare di farcela da soli porta a tentare di replicare un formato vendibile nella musica, che la snatura come un prodotto scontato su uno scaffale. In questo supermercato immaginario, celebriamo la collaborazione umana e artistica fra pari, che in un oceano di prodotti a basso costo e di canzoni in filodiffusione, restituisce valore al fattore umano di una creatività che si lascia contaminare. 

Ma chi sono i Guatemala?

Dal 2018 i Guatemala sono un’energica live band pugliese. Tutti sono autori di testi e musica. Subito calcano il palco di Mercato Nuovo, entrano in cartellone con Nu Genea e Jolly Mare per l’Onde Festival. Al Reset Festival (Torino) si esibiscono con Margherita Vicario rielaborando con essa “Questione Di Millimetri“. Con “Tisana E Te” nel 2022 tornano programmando numerose date, anche all’estero, nonché al Cinzella Festival

2022. Con il brano “SAN CATALDO” nel 2023 si esibiscono allo stadio San Nicola di Bari in occasione di un match di Serie B. Dopo la release di “MESSAGGIO” la band torna all’estero esibendosi al festival Primavera Pro 2023 di Barcellona. Nel 2023, con AltreMenti Labs, risultano vincitori dei bandi record e tour indetti da Puglia Sounds, relativi rispettivamente all’organizzazione di un tour di concerti, in 3 diverse città della Spagna, e alla realizzazione del nuovo Ep in uscita ad ottobre.

Il sound Guatemala esplora influenze internazionali, ritmiche etniche e suoni viaggianti pur mantenendo semplicità d’ascolto. Il progetto è l’incontro fra quattro personalità contrastanti: la singolare commistione tra una forte voce femminile, chitarre dream e percussioni dal mondo è una scommessa che garantisce produzioni imprevedibili. 

I Guatemala incarnano la necessità generazionale di contaminarsi, abbracciarsi e stringersi, accettando le proprie imperfezioni.
La band è composta da Claudio Ladisa, basso e synth; Kocri, voce; Mirko Milazzo, chitarre; Roberto Cozzi, batteria e percussioni; Francesco Stefanelli, tastiere e synth.

CONTATTI

Instagram

Spotify