Missioni Di Colpa è l’album d’esordio di Marka, in uscita l’8 settembre per Vertical Music Records

Non si tratta dell’opera prima dell’artista bolognese, ma di certo la si può considerare il suo primo progetto personale davvero ambizioso. Le sue fonti di ispirazione musicale sono tante e varie: dai Verdena a John Frusciante, dagli Atoms for Peace ai Talking Heads. Tutte queste influenze scorrono con forza all’interno dei brani che troviamo nell’album, ma senza rendersi eccessivamente didascaliche e senza citazioni così esplicite da risultare noiosi tentativi di emulazione.

Le sonorità ricercate, la cura per ogni dettaglio e l’ermetismo dei testi sono gli elementiche rendono Missioni Di Colpa un album per ascoltatori attenti e sensibili, che devono essere pronti a lasciarsi scavare nelle profondità del proprio animo e a trovarsi di fronte a delle verità indissolubili. È un viaggio che ha dell’enigmatico, ma che vale la pena compiere, cercando di lasciarsi alle spalle superflui interrogativi.

Tentare di imprigionare Missioni Di Colpa dentro un unico genere non è affatto semplice, sarebbe anzi come commettere un torto nei suoi confronti: si parte dall’alternative/indie, passando per l’elettronica, fino ad arrivare all’ambient orchestrale. Elementi acustici ed elettronici si congiungono con suoni che sembrano provenire da un altro pianeta, dando vita a produzioni d’effetto, tutte opera dello stesso Marka.

L’album si apre con l’ipnotica chitarra di Mai, una ballad poetica ma essenziale, che travolge l’ascoltatore in un tumulto emotivo, squarciato sul finale dall’urlo primordiale di Rea.

“Non dimenticarlo mai, sei solo carne ormai. Scrissi queste parole con tono quasi rassegnato, affranto, ma il tempo è passato e alla fine della fiera è nella carne che sono tornato. Trovo non ci sia nulla di più bello della lucida consapevolezza data da una vecchia cicatrice, tranne l’incosciente estasi di una ferita appena aperta.”

Del suddetto brano è stata creata una versione alternativa, definita dall’artista più umana e organica: “da lì è nata l’idea di registrarla letteralmente dall’interno stesso di un essere umano, luogo in cui la musica e le parole potessero diventare un’unica cosa con l’ambiente, un ambiente vivo fatto di percussioni cardiache, orchestrazioni muscolari e tanta altra magia”. Un videoclip ad hoc dal sapore noir completa questo progetto.

Mai (live in Amelia)

Il viaggio prosegue con Un Uomo, in cui l’ascoltatore è trasportato nel mondo interiore e psichedelico dell’artista, con suoni distorti ma ricercati, che si fanno specchio della sua complessa interiorità e della sua profondità. Il brano è un crescendo di elementi particolari, che parte con un dialogo quasi sussurrato tra Marka e la sua chitarra, arricchendosi progressivamente di suoni per poi esplodere e detonare con una ritmica avvolgente.

Con LEX arriva il momento di fermarsi, giusto il tempo di frugarsi nelle tasche per capire come andare avanti con ciò che rimane.

In DomaniMarka mostra il suo lato più elettronico attraverso una sofisticata varietà di elementi sonori.

Salvo dà l’impressione che si tratti dell’istantanea di un momento catartico, un doloroso – ma liberatorio – rito di purificazione che si risolve in un quieto sospiro finale.

Missioni è come un segnale che arriva da una radio sintonizzata su frequenze aliene, illuminando per un attimo parti remote dell’universo. Il brano si può definire fulcro dello sperimentalismo di Marka.

A chiudere l’album troviamo Breathe, scritto in collaborazione con Coltre. La sensazione di riuscire nuovamente a respirare dona un momentaneo sollievo, che presto sfuma sotto un temporale, nell’angosciosa marcia funebre finale dominata dai bellissimi cori di Cecilia Dardi. Una degna chiusura.

Marka, nome d’arte di Michael Caldi, classe 2001, esordisce come chitarrista metal, finché non inizia a interessarsi al mondo della produzione audio musicale. Innamorato follemente di questo mondo, si perde nella sperimentazione dei generi e delle tecniche più disparati. Infatti, oltre ad essere artista, autore e compositore, è anche produttore, musicista e fonico. Dopo innumerevoli produzioni in studi casalinghi, inizia una collaborazione con Vertical Music Records e nel 2022 produce l’album Respiro di Rea, insieme a molti lavori per altri artisti. In seguito, compone e realizza l’intera colonna sonora di Nina dei lupi, importante film con regia di Antonio Pisu e prodotto da Genoma Films, presentato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia il 30 agosto 2023.

È sempre nel 2022 che inizia a lavorare al suo progetto personale Missioni Di Colpa, da cui sono stati estratti i singoli Mai, uscito lo scorso 31 marzo, e Un Uomo, pubblicato l’11 agosto. Proprio in occasione di quest’ultima uscita, Marka si è esibito sul palco del Battiferro, a Bologna, dove è riuscito nell’impresa di trasporre live tutti i brani dell’album con le loro particolarità, dando vita ad uno spettacolo immersivo e magneti

CONTATTI

Spotify

Instagram