La recensione di “Quello che sono ormai mi basta” di Salvatore Bascio - Fuori La Scatola

Il nuovo singolo di Salvatore Bascio, “Quello che sono ormai mi basta,” si distingue per un ritmo incalzante che cattura l’attenzione.

La canzone si apre con versi intriganti: “Nel cassetto c’ho più sogni che mutande,” introducendo un tono poetico e introspettivo che permea l’intero brano. Il testo, che rivela una profonda intimità, affronta temi universali come i sogni, le aspettative della crescita e le delusioni interiori. La dichiarazione “Ho risposto che per me è importante, ma non disposto a dirlo alla gente” sottolinea un desiderio di riservatezza, ma allo stesso tempo la necessità di dare valore alle aspirazioni personali.

Musicalmente e vocalmente, la traccia evoca lo stile di Ligabue, con una fusione di rock e pop che sottolinea il carattere vibrante della canzone. La chitarra, protagonista, si intreccia magistralmente con una batteria incisiva, creando un amalgama sonoro che riflette l’energia e la passione del brano.

Il timbro vocale di Salvatore Bascio è un elemento distintivo, e la sua capacità di esprimere emozioni attraverso la voce suggerisce un potenziale artistico ancora in fase di esplorazione.

Il testo affronta anche tematiche personali, come attacchi di panico e blocchi emotivi, aggiungendo un livello di vulnerabilità e sincerità alla narrazione. Versi come “Guardami ancora se ti interessa / Quello che sono ormai mi basta” sottolineano l’accettazione di sé e la volontà di essere compresi nonostante le imperfezioni.

“Quello che sono ormai mi basta” di Salvatore Bascio si presenta come un brano potente, sia dal punto di vista musicale che lirico. La combinazione di un ritmo coinvolgente, un testo profondo crea un’esperienza d’ascolti ricca di sfumature.