“Kotodama”, il nuovo singolo di Flavio Zen

Fuori dal 19 novembre “Kotodama”, il nuovo singolo di Flavio Zen. L’artista è tornato con un brano che parla di come, a volte, bisogna lasciarsi alle spalle vecchie abitudini in modo da cambiare mindset per passare all’azione. Non importa cosa o come, spesso è importante fare, restare in movimento e aggiustare il tiro man mano che si procede.

I riferimenti alla cultura giapponese sono ormai un marchio di fabbrica per Flavio Zen e li ritroviamo anche in questa nuova uscita, partendo proprio dal titolo. “Kotodama” è composta da due ideogrammi che significano  rispettivamente “parola” e “spirito”, credere in un’energia insita nelle parole che utilizziamo ha da sempre fatto parte dell’artista.

“La parola è il mezzo che ho scelto per farmi strada nella vita, privata e professionale, soprattutto in periodi come questi in cui la scena musicale è sempre più densa e popolata (“come Yokohama” dico nel ritornello, la città più popolosa del Giappone). Scegliere con cura le parole da utilizzare è un’arma potentissima se si vuol raccontare qualcosa in maniera originale ed efficace.

“Non ho paura del rumore bianco” dico all’inizio della seconda strofa, il cosiddetto “white noise” spesso utilizzato come suono per appiattire i rumori di fondo e creare un ambiente silenzioso e isolato, non averne paura significa affrontare la solitudine con un atteggiamento positivo, di crescita personale e non più come una condanna”.

Flavio Zen porta all’orecchio del pubblico un brano fuori dal coro. Sì, c’è del rap ma non solo. L’artista sperimenta e si  muove in percorsi poco battuti da altri. I suoi brani sono come un discorso filosofico messo in musica. In una musica che viene dall’oriente e si muove nei meandri del flow e dei beat occidentali.

“Kotodama” si apre come un discorso dove l’artista spiega al pubblico come vuole che sia la sua canzone. Un espediente che porta l’ascoltatore quasi dentro al processo produttivo del brano e che lo rende parte della canzone. Il ritmo incalzante e accattivante di “Kotodama” fa il resto.

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Biografia

Flavio Zen nasce nel caldo Giugno del ’91 sotto alla cupola più alta del Salento. L’esigenza di esprimersi si manifesta fin da bambino attraverso il disegno e la scrittura. Qualche anno più tardi, nel 1999, si manifesta in lui anche la passione per la musica e la produzione musicale. Inizia ad arrangiare i suoi primi lavori sulla sua Playstation grazie a dei singolari software di producing (music 2000, music 3000, music generator e affini).

I suoi primi brani erano fortemente ispirati agli anni ’90 infatti si muovevano su un sound dance. Ai tempi del liceo cambia tutto. Si avvicina al rap e trova nell’hiphop il suo vestito migliore. Si lancia nel mondo della comunicazione artistica attraverso i suoni, le immagini e le parole. Unendo la sua passione per la pittura e scrittura realizza autonomamente tutti quanti i suoi lavori e dal 2008 comincia a pubblicare in rete i suoi primi dischi rap autoprodotti.

Flavio Zen ha auto-prodotto 14 dischi ritagliandosi una nicchia di fan che lo seguono e apprezzano da diversi anni. La sua musica trova ispirazione da diverse fonti: i primi erano fortemente influenzati dal soul di Ghemon, mentre dal 2013, affinando la tecnica da beatmaker, ha elettrificato sempre più i suoni.

Nel 2016 è stato nominato MC dalla LIPS (lega italiana poetry slam) a seguito della vittoria di alcune battle territoriali. Nel corso della sua carriera ha collaborato e si è esibito con artisti di spicco della scena hip hop italiana tra cui Willie Peyote, Bassi Maestro, Johnny Marsiglia & Big Joe, Louis Dee, Barile & Gheesa, Francesco Paura e Hyst.

Flavio Zen cura tutto nei minimi dettagli: dalla grafica della copertina al suono finale. Nel corso degli anni ha sperimentato fino a creare un sound unico e tipico solo di Flavio Zen. Il 22 luglio è uscito  “Sotto la mia pelle”, brano che butta le basi per il nuovo singolo “Kotodama”.