Dopo anni di attesa “Kamael” finalmente debutta nel panorama musicale e lo fa col botto. L’album, ambientato in un mondo fantasy, parla di un essere dalle sembianze divine che riscopre se stesso grazie alle difficoltà e alle rocambolesche avventure in un pianeta lontanissimo dalle sue terre natie. RIlasciato il 28 Maggio su tutti gli store digitali, i tredici brani dell’album (nove dei quali strumentali) uniscono la narrazione alla musica in modo da far percepire fino in fondo all’ascoltatore tutte le vicende che si susseguono in questo assurdo viaggio. Ogni traccia della raccolta viene descritta e legata a quella successiva grazie ad una fitta trama sviluppando così un concetto unico su cui si basa la storia di Kamael: il cambiamento.
L’artista, entusiasta della sua produzione, ci racconta cosa lo ha spinto a comporre Kamael: “Ho cercato di tirar fuori tutta la musica che avevo dentro durante un profondo periodo di sofferenza. Inconsciamente, la mia storia e quella di Kamael si sono legate in modo così saldo, che oggi, ad anni di distanza, mi rivedo in lui”.
Roberto Topa, alias Topeji, nasce in un piccolo paese della Calabria. Già dall’adolescenza mette in mostra il suo avvicinamento al genere Rock Progressive. Tra le difficoltà di reperire persone vicine ai suoi gusti musicali, decide di produrre l’intero album da solo e in digitale. Dopo qualche anno si trasferisce a Torino e lì, dopo una maturazione personale e artistica, decide di lanciare il suo lavoro e di condividerlo con tutti.
Tanta altra musica bolle in pentola ma nel frattempo godiamoci questa meravigliosa avventura musicale.
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