Jamie e Moka dei la Sad: il grido di aiuto della Gen Z in “Crollo Nevrotico”

Dopo aver infiammato il palco come opening act di Rose Villain al Phoenix Festival 2024, Jamie, la giovane promessa della scena pop-punk italiana, torna a conquistare il pubblico con un nuovo capitolo della sua carriera. Con un seguito sempre crescente di fan di tutte le età e l’attenzione degli addetti ai lavori, grazie alla sua capacità di affrontare tematiche sociali cruciali intrecciate ad un sound dall’inconfondibile, il cantautore marchigiano presenta “Crollo Nevrotico”. Prodotto da Moka, il producer dei La Sad (insieme a Matteo “Theø” Botticini), questo brano rappresenta una tappa fondamentale nel suo percorso artistico: un’immersione viscerale nelle profondità della mente, in cui emozioni crude e chitarre distorte si fondono in un turbinio di parole che colpiscono con la sincerità dell’esperienza vissuta e la forza di un pugno.

Una persona nevrotica è, per definizione, un individuo che si trova intrappolato nelle spirali delle proprie emozioni negative, sviluppando un’ossessione per i propri stati d’animo più oscuri. Quando questa condizione raggiunge il culmine, l’equilibrio interiore si spezza, e il cedimento emotivo è inevitabile. In quel momento, i pensieri più cupi emergono prepotentemente, prendendo il controllo e avvolgendo la mente in un’ombra densa e soffocante.

“Crollo Nevrotico” nasce proprio da un periodo di estrema fragilità dell’artista, un periodo in cui Jamie si è ritrovato a fare i conti con un dolore così intenso da sembrare insuperabile. Le sue giornate si erano ridotte ad una continua lotta per trovare un senso in un’esistenza che gli stava sfuggendo di mano, lasciandolo in bilico tra il desiderio di resistere e la tentazione di arrendersi. È in questo contesto che la musica è diventata il suo unico rifugio, l’unica via d’uscita in un labirinto di sensazioni in antitesi.

«A gennaio – spiega – la mia vita aveva preso una piega che non avrei mai immaginato. Ho perso tutto, dalla salute alla voglia di vivere. Non mangiavo, avevo perso molto peso e faticavo ad alzarmi dal letto. Mi rimaneva solo la musica, e così, cercando di trovare un po’ di luce tra le ombre di un’esistenza che sentivo spezzata, ho iniziato a scrivere. Quella demo era solo l’inizio: poi ho scelto di prendere un intercity notturno da Ancona a Torino e chiudermi in studio con Moka. Lì, insieme, abbiamo riscritto tutto, trasformando quel caos che avevo dentro in un suono che ora appartiene anche a voi.»

Il singolo è uno scorcio, un affresco sonoro su una mente che cerca il suo equilibrio tra la voglia di cedere alle tenebre e il bisogno di sopravvivere. «Sai che c’è, crollo nevrotico. Fuck you bad, un cuore tossico. Non sto bene come al solito. Un giorno dopo l’altro, non so se arriverò al prossimo» canta Jamie, dando sfogo con brutale onestà alla disperazione di chi si sente intrappolato in un loop senza fine.

«Scrivere è il mio modo di affrontare il dolore – conclude Jamie -, di trasformarlo in qualcosa di tangibile, di condivisibile. “Crollo Nevrotico” non è semplicemente una canzone, è il punto di partenza di un viaggio che spero possa portare a una sorta di guarigione, per me e per chiunque si trovi a vivere qualcosa di simile.»

Il brano segna anche l’inizio di un percorso musicale che Jamie ha deciso di intraprendere insieme a Moka, un progetto che dipingerà, attraverso le prossime release, ogni aspetto di questo tracollo emotivo e psicologico, alla ricerca di una via d’uscita dal buio.

Con “Crollo Nevrotico”, l’artista classe 2002 non solo si riconferma come una delle voci più sincere e autentiche della sua generazione, ma inaugura una nuova fase della sua carriera, in cui ogni traccia diventa un tassello di un mosaico più ampio, una narrazione continua che invita l’ascoltatore a non arrendersi, a trovare forza anche nel più intenso dolore.