Interviste: gli Ego 3 raccontano “Bevo”

Bentornati su Fuori la scatola!

Oggi apriamo il vaso di Pandora del rock italiano emergente e ci facciamo da raccontare dagli Ego 3 il loro nuovo singolo “Bevo”.

Come potete ben intendere già dal titolo, il brano è decisamente “fuori la scatola”, fuori dal sistema, fuori dalla morale e dai tanti schemi in cui la società di oggi cerca di inquadrare.

Lasciamo la parola agli Ego 3!

Ciao ragazzi e benvenuti su Fuori la scatola. Facciamo un gioco: raccontateci la vostra nuova uscita, “Bevo”, ma fatelo come se foste davanti ad una classe di alunne ed alunni delle elementari… e senza parolacce. 🙂

Ciao bambini! Oggi vi facciamo ascoltare il motivo per il quale siete nati nove mesi dopo il compleanno della mamma! Forse non capirete oggi, ma magari fra dieci o quindici anni si 😉

Da dove arriva la volontà di parlare di temi apparentemente scomodi come alcolismo e, più in generale, il rapporto con l’autodistruzione?

Quando davanti si ha l’orrore, e dentro il buio, ci si deve sfogare in qualche modo.
L’autodistruzione, thanatos, è onnipresente nell’esistenza umana, e noi ne facciamo parte.

Come nasce la vostra band?
Tre fiumi si sono uniti in una palude di idee. Le idee si sono pervertite e fatti incubi, gli incubi si sono manifestati in suono.
Noi abbiamo accolto quel suono e abbiamo deciso di riprodurlo con i nostri strumenti e le nostre voci.

Come vedete la scena musicale italiana, in particolare a livello emergente?

La musica italiana da un punto di vista underground, in tutte le sue sfumature, si muove per tribù:
ci sono i metallari, che stanno per i cazzi loro, i darkettoni, che stanno per i cazzi loro, chi ascolta noise (i noisari? i rumoristi?) e stanno per i cazzi loro.
Ognuno con spocchia per il loro genere che è quello più intelligente, più pesante, più sperimentale e via dicendo, a prescindere dall’abito con cui si vestono.
I soldi in ogni caso non girano e per chi non fa parte di una tribù è difficilissimo fare live da prima del covid; la situazione ora è drasticamente peggiorata.
Ci sono in ogni caso artisti validissimi, facenti parte di una tribù o meno (vengono in mente i Messa che nella scena metal stanno andando molto forte con il loro Doom\stoner e sono una band veramente grandiosa, o i nostri corregionali Little Pieces of Marmelade che hanno avuto un enorme esposizione mediatica grazie a XFactor e dal vivo sono una band bestiale).
C’è una luce in fondo al tunnel? Boh.
Nel mentre, la scena trap è una metastasi, quella hip-hop in generale ha alcune ottime proposte a livello mainstream ma per gli emergenti la situazione live sembra comunque scarseggiare. 

Infine lasciamoci con una riflessione: spesso il “rock” viene additato come morto, fuori moda… perché avete scelto questo genere e cosa rispondete a chi lo addita come passato?

Il rock è morto, noi l’abbiamo scelto perché siamo dei cadaveri. I vivi che ci insultano per il nostro status di non-morti verranno semplicemente fatti a pezzi e divorati.

Ringraziamo i ragazzi e gli auguriamo il meglio!

Sappiamo che nei prossimi mesi uscirà il loro nuovo disco e siamo sicuri che ve ne parleremo ancora. Nel frattempo continuiamo a seguirli e a supportarli su:

Spotify: https://spoti.fi/3LATQlQ  

Bandcamp: https://bit.ly/3gUsjxz  

Instagram: https://www.instagram.com/ego3_music/ 

Youtube: https://bit.ly/2RtxpV4  

Ascolta “Bevo” su Spotify: https://open.spotify.com/album/2EMvm5wuUS5Sgm5nYVmC3n