Diamo il benvenuto a Sean Arlotti, interessante musicista riminese, protagonista di questa nuova intervista fuori la scatola. ‘Mai dire mai’ è il tuo nuovo singolo uscito qualche settimana fa. Sappiamo che questa canzone è nata di getto ascoltando una chitarra alla radio. Ricordi dove eri e quali sono state le prime frasi che sono venute fuori?
Ciao a tutti! E grazie mille per l’intervista. Si, “Mai dire mai” è una canzone che mi è venuta di getto, dopo un periodo in cui non riuscivo a trovare le parole giuste per esprimermi. Poi questo intro di chitarra sentito per radio improvvisamente riesce a sbloccarmi. Ricordo che ero fermo nel traffico della mia città, ad un semaforo che pareva essere sempre rosso. E nel frattempo stava piovendo. Così, partendo da un paio di frasi che avevo scritto in precedenza, mi sono venute tutte le altre, con una gran semplicità. E la pioggia ha preso una una parte importante all’interno del testo.
A proposito di frasi…Ce n’è una che reputi più importante tra tutte? Quale e perché?
Le frasi che reputo più importanti all’interno del brano, sono due. Ed entrambe iniziano con “chissà”. La prima,
“Chissà se un giorno ti rincontreró”, esprime un dubbio ma anche una sorta di speranza di rivedere quella determinata persona. Ed è uno stato d’animo che ho provato sulla mia pelle.
La seconda, “Chissà se quest’anno nevicherà e qual è il senso della libertà”, racchiude all’interno della stessa frase, due interrogativi diversi tra loro. Nel primo, il dubbio è quasi infantile, perché era una domanda (nonché speranza) che ci ponevamo da piccoli. Mentre il secondo quesito è più da adulto, più complesso e non ha una vera e propria risposta.
Descrivici il brano con i primi tre aggettivi che ti vengono in mente
Introspettivo
Istintivo
Sincero.
Anche se è “solo” il tuo secondo singolo,hai alle spalle già delle esperienze rilevanti dal vivo. Racconti ai nostri lettori ma tua storia nella musica?
La mia storia nella musica e con la musica inizia molto presto; sono figlio di un musicista e la mia prima chitarra l’ho comprata a 3 anni. Anche se la mia passione più grande è sempre stata il canto. Ho sempre ascoltato tutti i generi di musica e da ogni tipo ho appreso ed imparato qualcosa. Ho tatuato sul braccio destro Jimi Hendrix, il mio artista preferito, la scritta “Music is Life” vicino ad un microfono e la scritta “Do For Love” che è il titolo di una canzone di Tupac molto significativa per me.
Nonostante questo sia solamente il mio secondo singolo, ho alle spalle una buona esperienza di live, soprattutto in acustico, fatta nei locali della riviera. Le ultime in ordine di tempo che mi piace sottolineare, sono la partecipazione ad “Eurovision” a San Marino nella band di Francesco Monte ed il contest per nuovi artisti emergenti di Rimini “Chiamalacittà”, organizzato da “Risuona Rimini” all’ House of Rock, locale noto in città.
Il nuovo anno è vicino. Cosa ci riserva il 2023 di Sean Arlotti?
Il 2023 di Sean Arlotti riserverà nuove uscite. Già per la fine di gennaio è prevista l’uscita di un nuovo singolo. Da lì in poi, sistematicamente, ne usciranno altri che daranno vita e completeranno il mio primo progetto. Oltre a ciò, sicuramente, inizierò altri lavori, un nuovo progetto in studio, alternandoli ai Live.
Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!
Più che rispondere alla domanda che non mi è stata fatta, vorrei ringraziarvi per le domande che mi avete fatto. Perché grazie ad esse, ho avuto modo di guardarmi dentro ed ho anche “dovuto” scavare un po’ nei miei ricordi di bambino che mi hanno portato a legarmi così tanto alla musica e per poter rispondere. E ciò mi ha fatto bene, poiché spesso per scrivere, nella vita così come nella musica, è necessario fare un viaggio dentro di sé.
Il messaggio che vorrei lasciare ai lettori, è di leggere questa intervista e di seguire i miei lavori sui miei profili social e musicali.
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