Intervista: Mikimas ci parla del suo progetto

Siamo su Fuori la scatola, ciao Mikimas! Come nasce il tuo nome d’arte?

Innanzitutto ciao e grazie per avermi concesso di rispondere alle vostre domande; Mikimas è una semplice fusione tra nome e cognome, prendendo il soprannome di Michele con un’abbreviazione di Mascellani. Mi era venuto in mente il nickname di posta elettronica di mio padre che finiva in Mas, e quindi sapendo che io per gli amici spesso vengo chiamato Miki, allora…

A che genere musicale ti ispiri e ti piacerebbe in futuro esplorare nuovi generi? Se si, quali?

Mi ispiro principalmente al rock, però questo mi permette di poter spaziare nei vari sottogeneri come il pop/punk per esempio. Mi piacerebbe provare in futuro magari il new-wave degli anni ‘80, quindi parliamo di Simple Minds, Psychedelic Furs, Waterboys, Spandau Ballet ecc…

Nel tuo nuovo singolo “Il mio sabato sera” parli di una tua serata e dell’incontro con una ragazza. Ti va di raccontarci di più? E soprattutto… questa “Beatrice” stilnovistica esiste davvero?

Certo che ve ne parlo! Questa mia Beatrice non esiste, ma rappresenta quello che vedo io appena mi succede l’effetto Dante-Cavalcanti: vale a dire che divento pazzo per quella ragazza ma sono preso da questa contemplazione della sua bellezza che mi blocco, resto fermo e diventa tutto ciò che è intorno a me insignificante; infatti Guido Cavalcanti nel periodo dello Stilnovo aveva una concezione pessimistica dell’amore, vale a dire che l’innamoramento è un qualcosa di pericoloso che va ad uccidere umanamente la persona, facendogli perdere tutte le capacità e le funzioni cognitive, tranne il respiro. Ed è quello che succede a me all’interno del pezzo.

Sognando in grande in quale palazzetto o teatro ti piacerebbe suonare in futuro?

Il mio sogno è di suonare al forum di Assago e al Teatro Nazionale di Milano in elettrico.

Cosa dobbiamo aspettarci dopo questi primi due singoli (Let’s start ed Il mio sabato sera)?

Un nuovo singolo verso la fine di Novembre e altri due nel 2022.