Intervista: i Boulevard si raccontano e ci presentano il nuovo Ep ‘Il tempo è un cannibale’

Eccoci qui con i Boulevard, band padovana di recente formazione che ha appena pubblicato il suo primo EP “Il Tempo E’ Un Cannibale”. Benvenuti ragazzi! ll vostro EP esplora temi profondi come la nevrosi, le speranze, le cadute e i risvegli. Come avete scelto di affrontare questi argomenti e qual è il messaggio che volete trasmettere ai vostri ascoltatori?

Ciao a tutti! I temi trattati nelle nostre canzoni sono lo specchio delle sfaccettature della psiche dell’essere umano con le sue vette e i suoi baratri. In particolare, Nicola, il nostro cantante, ha messo a nudo le sue esperienze e le riflessioni su argomenti che lo toccano da vicino e per le quali ha dato una sua interpretazione. Il messaggio principale resta sempre che se hai qualcosa da dire, allora vale la pena fare musica.

Il vostro singolo “Buona Dose” è una satira sui social network e il loro impatto sulla quotidianità. Come vedete il ruolo dei social network nella società odierna?

Non vogliamo fare polemica su questi mezzi di comunicazione ma abbiamo visto “il prima” e “il dopo” dei social e per molti versi ci piaceva di più il prima. Troppo spesso e troppe persone vivono una vita surrogata nei social, piuttosto di godersi la vita “vera” fatta di relazioni dirette con gli altri individui. Anche la musica, veicolata di questi mezzi che impongono il “tutto e subito”, ha perso un po’ del suo fascino.

Nel vostro EP, si può percepire una miscela di sonorità elettriche graffianti che richiamano il rock alternativo italiano degli anni ’90 e il brit pop. C’è però quel qualcosa in più che crea quello che è il vostromstile unico. Fatto questo complimento dovuto, ci raccontate come nasce una vostra canzone? C’è uno fra voi che magari ha quella scintilla che scatta con più frequenza?

La fase compositiva è sempre stata un’esperienza molto naturale i questa band. Fin dalle prime prove abbiamo trovato un’affinit invidiabile. Pur provenendo da esperienze e gusti diversi, abbiam avuto da subito una miscellanea che ha prodotto, ad oggi, una 20ina di brani di cui siamo molto orgogliosi. La scintilla “primordiale” di base è sempre un riff di chitarra di Lillo o di Andy; già il fatto di avere due persone all’interno della band che danno l’iNput iniziale, partendo da idee diverse, è un enorme vantaggio. Poi la canzone viene sviluppata da tutti i membri della band.

Parliamo un po’ di voi. Come è nata l’idea di fondare i Boulevard e come avete unito le vostre importanti esperienze musicali passate per dar vita alla vostra musica?

Ci conosciamo da molti anni. Ci siamo incrociati decine di volte sui palchi o nei locali che propongono musica live e tra noi c’è sempre stata una sana rivalità e un profondo rispetto come persone e musicisti. Forse quello che ci ha fatto mettere in piedi i Boulevard è stata proprio la curiosità di vedere “cosa sarebbe venuto fuori” riunendo in una sala con degli strumenti questi 5 individui.

Vi vedremo live questa estate?

Stiamo aspettando alcune risposte da eventi nella nostra zona. A malincuore bisogna dire che la scena “live”, per chi propone musica propria, si è molto impoverita negli ultimi anni. Come sempre è un ciclo, e siamo fiduciosi che in futuro pubblico e locali torneranno ad apprezzare di più uno spettacolo come il nostro che, oltre al puro intrattenimento, abbia anche contenuti culturali.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista ai nostri ospiti. Potete ora lanciare un vostro messaggio o rispondere alla domanda che avreste voluto ma non vi è stata fatta!

La domanda che ci piacerebbe ci facessero è abbastanza banale e, all’apparenza, scontata: PERCHE’ FATE MUSICA VOSTRA? E la risposta è: PERCHE’ CI SONO POCHE COSE CHE CI DANNO UNA SODDISFAZIONE MAGGIORE DI QUANDO, DOPO AVER REGISTRATO UN BRANO, LO RIASCOLTI E CAPISCI CHE HAI CREATO QUALCOSA CHE TI PIACE.

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