Intervista: Camilla Fascina e la sua riflessione sul rapporto con il web in “Cenerentola 2.0”

ASCOLTA IL BRANO:

Ciao Camilla e benvenuta su Fuori la Scatola. Dal 15 ottobre è disponibile il tuo singolo Cenerentola 2.0. Ci racconti come ti è venuta in mente l’idea per questa canzone?

Cenerentola 2.0 è una riflessione personale sulla rete e su social media, che io stessa vivo come una fonte inesauribile di informazioni ma ancor più come una trappola.

La parola stessa “web” racchiude due concetti antitetici. Significa sia “rete” che “ragnatela”, due mondi contrastanti:  da un lato la rete può essere vista come qualcosa che ci mette in comunicazione a persone dall’altro capo del mondo e ci permette di accedere a qualsiasi tipo di informazione, dall’altro rappresenta anche una trappola. Il web crea inoltre dipendenza, lo abbiamo visto nel periodo del lockdown. E quindi ho voluto prendermi in giro e soprattutto mettere in guardia sia me stessa che gli altri dai pericoli del web immaginandomi una moderna Cenerentola che  – causa lockdown – si vede costretta a cercare l’amore in rete perché al ballo non ci può più andare a causa delle restrizioni del periodo della pandemia.

Un brano molto interessante e molto attuale. Cosa ne pensi di questa dipendenza dal web che colpisci la stragrande maggioranza di noi?

Penso che spesso questa dipendenza ci porti ad isolarci dal mondo reale. E soprattutto, spesso nasconde una profonda solitudine. E’ un tema che mi sta molto a cuore, e che avevo trattato già nel mio precedente EP “Edwig” di brani che ho composto in lingua inglese nel 2019. Nella traccia “Crumbling” racconto il dramma degli Hikikomori, ragazzi che perdono contatto col mondo reale e si creano un mondo parallelo nella loro stanza buia dove vivono in totale dipendenza dal Pc.

Qual è l’aggettivo giusto per questa canzone?

Per Cenerentola 2.0 userei l’aggettivo “frizzante”

Progetti per il nuovo anno?          

Sto lavorando alla realizzazione di uno spettacolo / concerto interamente dedicato al mare e alle sue creature per diffondere la missione di Sea Shepherd, ossia la salvaguardia degli oceani, preziosa fonte dell’ossigeno che respiriamo.

Lasciamo come sempre l’ultimo spazio a disposizione dell’ospite. Puoi ora rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatto o lanciare un tuo messaggio!

Alla domanda “perché scrivi canzoni”? risponderei che è il mezzo espressivo con cui sento di poter essere davvero me stessa, libera. Dove posso riversare i miei pensieri e dove posso dare sfogo a tutte le cose che voglio raccontare e trasmettere alle persone.