Benvenuto a DaveBrain su Fuori La Scatola per questa nuova intervista. Il tuo nuovo singolo, “Corro Corro Corro”, sembra affrontare tematiche riguardanti il nostro stile di vita frenetico. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone e quali messaggi speravi di trasmettere agli ascoltatori?
Grazie! Per scrivere questa canzone ho preso ispirazione dalla vita stessa e dalla vita dei miei amici e delle persone che frequento.
Il messaggio più importante penso sia quello di imparare a correre quando è necessario, sapersi fermare un attimo prima di affogare e sicuramente imparare a vivere senza la paura costante di perdere treni, persone, amore e occasioni.
Anche nella perdita c’è un insegnamento.
Nel testo di “Corro Corro Corro” parli della paura di perdere se stessi nel mezzo della frenesia quotidiana. Come ti rapporti personalmente a questo tema e come credi che la musica possa aiutare a riflettere su di esso?
La musica è condivisione. L’artista parla di un tema, di una situazione, dicendoti che non sei l’unico a provarla o che non sei l’unico a trovarti in un periodo difficile dal quale puoi tirarti fuori.
La musica ti aiuta a sentirti meno solo e nel migliore dei casi può darti quella spinta per agire, migliorare e riflettere.
Un tema come la cura di se stessi è importante e prendersi del tempo per stare con se stessi è fondamentale, prima di ritrovarsi a chiedersi se ciò che fai fa parte di te e di quello che sei oppure no.
La società moderna spinge spesso le persone a vivere in modo frenetico, sempre alla ricerca della prossima cosa da fare. Hai mai avuto momenti in cui ti sei sentito travolto da questa corsa e come hai trovato equilibrio tra la tua vita professionale e personale?
Io penso di essere ancora al centro di questo momento frenetico, sono uno che lavora tanto e che crede molto nelle relazioni interpersonali e quindi cerco di farmi in quattro per poter fare tutto.
Un vero e proprio equilibrio te lo crei tu, ma bisogna imparare a dire di no e a fermarsi ogni tanto per prendere fiato e spesso è il fisico o la mente a richiederlo.
Hai scelto un titolo molto diretto per il singolo. Cosa ti ha spinto a optare per “Corro Corro Corro” come titolo e come credi che incarna il messaggio della canzone?
Penso che il titolo sia il sunto del brano, ho optato per questo titolo perché rispecchia molto bene il periodo che sto vivendo e il tema portante di questo brano.
Immagino che già dicendo il titolo si entri inevitabilmente in un loop frenetico.
Video e copertina poi chiudono il cerchio dando anche un aspetto visivo a questa frenesia.
In “Corro Corro Corro” sembri invocare una pausa riflessiva, un momento di rallentamento nel caos della vita quotidiana. Hai esperienze personali di momenti in cui hai dovuto fermarti e riflettere sulle tue priorità?
Si potrei fare molti esempi, ma è una cosa che ho imparato col tempo.
All’inizio è tutto fantastico, incastri per filo e per segno tutto ciò che devi fare e sembra funzionare tutto.
Poi inizi a capire che qualcosa manca, che non stai dando importanza anche a ciò che ti fa stare bene, non hai più un momento in cui ti dedichi spazio e attenzione e spuntano i primi dubbi.
E’ utile fermarsi ai primi segnali perché poi rischi di mettere in discussione tante cose solo perché mentalmente non sei lucido.
Lasciamo l’ ultimo spazio dell’ intervista al nostro ospite. Puoi ora lanciare un tuo messaggio o rispondere alla domanda che avresti voluto ma non ti è stata fatta!
Vorrei solo poter dire di non aver paura di dire no e di perdere delle occasioni.
Bisogna avere il coraggio di dire: “oggi passo” senza il peso di dover accontentare tutti.
A volte vedere i treni persi che passano ti fanno sentire più leggero.
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