Intervista ai The Rideouts: è online il nuovo singolo “You’re love”

Diamo il benvenuto ai The Rideouts, quest’oggi sul nostro blog per questa nuova intervista. “You’re Love” è il vostro nuovo singolo disponibile dal 23 luglio. Ricordate quando e come è nato questo pezzo?

È nato qualche anno fa, nel 2018, spontaneamente, strimpellando la chitarra. Un giro di accordi e poi via via il testo. La storia, che avevo in mente già da un po’, era quella di una coppia immaginaria che è costretta a vivere separatamente per cause di forza maggiore. Ho pensato subito che l’arrangiamento dovesse restare così, chitarra e voce, con l’aggiunta di un violoncello che fungesse da controcanto alla voce principale, in modo da rendere le sonorità della canzone il più intime possibile.

Se doveste descrivere la canzone con un aggettivo quale sarebbe e perché?

Personale.Molto semplicemente perché a causa del periodo di pandemia, la situazione in cui pensavo si trovasse la coppia immaginaria è diventata la mia. Per questo motivo ho deciso di pubblicarla adesso anziché lasciarla per un album futuro.

Siete un gruppo di grande esperienza. Credete di essere cambiati musicalmente pensando ai vostri inizi?

Sicuramente. Il progetto è nato come un power trio e ora conta cinque elementi. Ciò ha comportato anche un cambio di sonorità e personalmente mi ha dato la possibilità di scrivere pezzi che forse non avrei mai considerato per il progetto se fossimo rimasti in tre. Cercando sempre di sperimentare e trovare nuove sonorità l’evoluzione, il cambiamento è sempre in atto.

Progetti nel prossimo futuro?

Diverse idee. Non mi fermo mai, per fortuna. Non ho ancora un’idea precisa di come sarà il prossimo lavoro, sto buttando giù delle bozze. Le mie ispirazioni al momento sono molte, perciò è difficile dire quale strada prenderà il futuro album.

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio ai nostri ospiti. Potete ora lanciare un vostro messaggio o rispondere alla domanda che non vi è stata fatta ma che avreste voluto!

Sarà banale, forse, ma soprattutto in questo periodo così strano e triste non bisogna darsi per vinti, lottare