Intervista ai RatingUrli: è uscito il loro album omonimo con cui esordiscono nel panorama musicale - Fuori La Scatola

Salutiamo Nancy e Luca, i RatingUrli, ospiti e protagonisti quest’oggi in questa nuova intervista Il vostro album d’esordio, “RatingUrli” è un viaggio intenso e psichedelico nell’animo umano. Proprio per questo vogliamo iniziare questa intervista con voi con un “gioco” che ci piacere fare a volte con gli artisti…ed oggi siamo proprio curiosi perché potrebbe risultare un po’ “cattivello”: raccontateci il vostro album ma fatelo come se lo steste raccontando ad una classe di bambini delle elementari!

Il nostro album è un parco giochi con animali bizzarri, un pò di mare, poi ci sono i dolci e i salati Venite più vicino bambini, non vi faremo del male…

Torniamo fra i grandi: nel disco ci sono parti poetiche e tenui che si alternano con momenti furiosi e insistenti. Qual è il significato di questa alternanza di toni e come contribuisce alla vostra visione artistica complessiva?

L’alternanza dei toni è la vita stessa. Cerchiamo di fotografare la musica come se fosse una poesia del quotidiano. Ci sono urla, calma, dolcezza, trilli, oscurità, malinconia…Certamente non c’è posto per la noia

Stilisticamente unite vari generi, dall’elettronica al rock ed il rap. Se doveste scegliere una sola canzone fra tutte quelle dell’album, quella che vi rappresenta più di tutte musicalmente, quale sarebbe e perché?

Probabilmente “Ti aspetto in solchi d’alba”: al suo interno troviamo un pò tutte le sonorità e poetiche dell’album, tutti gli strumenti musicali che ne fanno parte. Chitarre elettriche, sample, sintetizzatori, beat. Un EB, contemporaneo con sfumature rap Industrial. Affronta il tema dell’attesa che racchiude in se sia ansia che entusiasmo per qualcosa che arriverà e che per adesso possiamo solo immaginare

Il vostro album è stato prodotto in un arco di tempo di circa 18 mesi. Come avete affrontato il processo creativo lungo e complesso e come avete mantenuto la coerenza artistica durante tutto il periodo di produzione?

Abbiamo affrontato tutto con molta naturalezza, anche se non ci conoscevamo affatto… Nonostante questo ci siamo trovati molto simili nella scrittura e e nel gusto musicale. Abbiamo creato tutto da una tela bianca e man mano abbiamo aggiunto colori e dettagli. Entravamo in questo “laboratorio” dove ognuno portava un ingrediente, ma le ricette dovevamo costruirle, non ce n’era una già scritta, sceglievamo i suoni, le parole, li testavamo

Ci parlate un po’ dei vostri live? Perché sembrano essere davvero delle esperienze uniche …

I live in realtà sono in preparazione ma sicuramente saranno caratterizzati da performance artistiche e visual. Vorremmo creare una esperienza di coinvolgimento e connessione con il pubblico che passi non solo attraverso i suoni, ma che sia percepita da tutti i sensi. Non sappiamo se ci riusciremo ma ci stiamo lavorando!

Come sempre lasciamo l’ultimo spazio dell’intervista ai nostri ospiti. Potete ora lanciare un vostro messaggio o rispondere alla domanda che avreste voluto ma non vi è stata fatta!

Più che un messaggio, approfittiamo di questo spazio per invitare soprattutto artisti e creativi a seguirci per future collaborazioni